Bruxelles – Mentre è caldissima la questione dello stop alla vendita di auto con motori diesel e benzina dal 2035, con il via libera definitivo arrivato oggi (28 marzo) dai 27 ministri Ue responsabili per la materia energetica, a Bruxelles procede il lavoro per definire come si configurerà la mobilità del futuro, tra auto elettriche e ad altri tipi di alimentazione. Dopo una nottata di negoziati, i co-legislatori del Parlamento e del Consiglio dell’Ue hanno raggiunto un’intesa sul regolamento per la diffusione delle infrastrutture per i combustibili alternativi (Afir). Una nuova legislazione nel quadro del pacchetto per il clima ‘Fit for 55’, che aumenterà il numero di stazioni di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno accessibili per gli autisti su tutto il territorio comunitario.
Per quanto riguarda le stazioni di ricarica e rifornimento, l’accordo tra i co-legislatori stabilisce obiettivi nazionali minimi obbligatori e chiede ai Paesi membri di presentare i loro piani su come raggiungerli. Rispetto alla proposta della Commissione Ue – che sanciva obiettivi solo a partire dal 2025 o dal 2030 – i negoziatori di Parlamento e Consiglio dell’Ue hanno dettagliato nuove soglie temporali. Entro il 2026 lungo la rete centrale Ten-T dovrà essere prevista l’installazione ogni 60 chilometri di stazioni di ricarica per auto elettriche con una potenza di almeno 400 chilowatt (con la potenza della rete che dovrà aumentare a 600 chilowatt entro il 2028), mentre l’obbligo di stazioni di ricarica ogni 120 chilometri per camion e autobus (con una potenza da 1400 kW a 2800 kW, a seconda della strada) sarà introdotto entro il 2028. Per quanto riguarda invece le stazioni di rifornimento di idrogeno, l’installazione dovrà avvenire entro il 2031 e almeno ogni 200 chilometri. Saranno comunque previste esenzioni per regioni ultraperiferiche, isole e strade con traffico “molto scarso”.
Le stazioni di ricarica per auto elettriche e altri tipi di veicoli dovranno essere installate in aree di parcheggio “sicure” anche per la ricarica notturna e nei nodi urbani per i veicoli di consegna. Per quanto riguarda invece la ricarica per l’idrogeno, dovrà essere prevista un’installazione omogenea di stazioni di rifornimento per nei nodi principali e lungo la rete centrale Ten-T, per garantire una presenza “sufficientemente densa” a chi utilizzerà in futuro questo tipo di soluzione di mobilità. L’accordo tra i co-legislatori mette anche nero su bianco il fatto che gli utenti di veicoli a combustibile alternativo dovranno poter utilizzare carte di pagamento, dispositivi contactless o codice QR presso i punti di ricarica o di rifornimento. Il prezzo dovrà essere “ragionevole, facilmente e chiaramente comparabile, trasparente e non discriminatorio”, e indicato per chilowattora, per minuto/sessione o per chilogrammo, con il supporto di una banca dati creata dalla Commissione Ue entro il 2027, per fornire ai consumatori informazioni sulla disponibilità, tempi di attesa e prezzi nelle diverse stazioni.