Bruxelles – Né Silvio Berlusconi nè Antonio Tajani. La tradizionale riunione del Partito popolare europeo che precede il vertice dei capi di Stato e di governo non vedrà la partecipazione di nessuna delle due figure di spicco che possono rappresentare, da protocollo, Forza Italia attorno al tavolo. Nel consueto invito all’appuntamento comprendente la lista dei partecipanti non risulta alcun italiano. “Sappiamo solo che non parteciperà”, fanno sapere dal Ppe.
L’assenza di Tajani potrebbe non essere necessariamente un mistero, considerata la veste di ministro degli Esteri assunta con l’entrata in carica del nuovo governo. La sua agenda lo vede impegnato a Roma il 24 marzo, per i lavori della Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece). Certo la sua assenza non passa inosservata, considerando il suo ruolo di vicepresidente del Partito, e l’assidua partecipazione a questa riunione nel corso di questi anni.
Da regolamento possono partecipare a questi pre-vertici o i primi ministri, o i leader di partito all’opposizione, o membri del Partito. L’assenza del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, non sorprende considerando che da quando non è più primo ministro in più occasioni ha disertato l’appuntamento. Questa volta, però, la situazione è diversa poiché sul Cavaliere pesano le dichiarazioni circa le presunte responsabilità del presidente dell’Ucraina nella guerra in corso. Esternazioni che hanno già condotto il Ppe ad annullare la conferenza di Napoli.
Era dunque lecito attendersi la mancata presenza di Berlusconi, considerando che la riunione del Ppe precede un vertice in cui, tra le altre cose, i capi di Stato e di governo discuteranno di guerra in Ucraina e sostegno a Kiev. Il forfait di Tajani lascia la riunione priva di italiani, e vede l’assenza totale di Forza Italia.