Bruxelles – Dopo lo spavento per il fallimento a catena di tre banche statunitensi, che ad alcuni ha riportato in mente fantasmi di 15 anni fa, quando fallì Lehamn Brother’s innescando la recessione e la crisi del debito sovrano, l’Unione europea si interroga sulla tenuta del proprio sistema bancario. “L’impatto diretto sull’Unione europea sembra limitato, siamo in contatto con le autorità di controllo competenti”, ha rassicurato da Strasburgo la commissaria Ue per i Servizi finanziari, Mairead McGuinness, che dai fallimenti di Signature Bank, Silver Gate Bank e Silicon Valley Bank vuole trarre insegnamenti in termini di “regolamentazione prudenziale, vigilanza, gestione delle crisi bancarie e assicurazione dei depositi”.
Perché questa volta le banche coinvolte “avevano una presenza molto limitata nell’Unione Europea”, con una sola filiale in Germania e uffici di rappresentanza in Svezia e Danimarca, ma “più in generale questa situazione mostra come sta cambiando la situazione economica e finanziaria, a livello globale e in Europa”. Secondo la commissaria, l’aumento dei tassi d’interesse e l’inflazione più elevata rendono ancora più urgenti “un quadro di gestione delle crisi bancarie e uno di assicurazione dei depositi”, che consenta di gestire i tracolli delle banche “in modo ordinato e tempestivo, indipendentemente dalle loro dimensioni o dal modello di business”.
L’Europa si è già dotata da tempo di requisiti normativi per la liquidità, applicando gli standard prudenziali di Basilea alle banche di qualsiasi dimensione. “Se fosse stato così negli Stati Uniti e fossero stati applicati i requisiti di Basilea sulla liquidità, è probabile che queste banche statunitensi avrebbero avuto una posizione di liquidità più forte”, ha commentato McGuinness. Nonostante i segnali positivi di resilienza del settore bancario europeo, il crollo verticale registrato dalla Credit Suisse è un segnale inquietante. “Un pattern simile al 2008”, ha dichiarato in aula l’eurodeputato del Movimento 5 stelle, Fabio Massimo Castaldo, lanciando un appello alla Bce per “scongiurare ulteriori aumenti dei tassi di interesse”.
Il caso della Silicon Valley Bank, il cui fallimento è stato innescato dal default di una piattaforma che operava in criptovalute, fa riflettere anche sulla tenuta delle criptovalute e del settore tecnologico. “Siamo sicuri che il sistema bancario europeo sia esente dallo stesso rischio?”, ha incalzato Antonio Maria Rinaldi, parlamentare europeo della Lega.
Quel che è certo, secondo la commissaria McGuinness, è che l’intervento risolutivo delle autorità americane, che hanno deciso di estendere la loro garanzia ai depositi non assicurati per evitare un contagio e il fallimento di altre banche più piccole, conferma la necessità di un “efficace pacchetto di strumenti per la gestione delle crisi per il settore bancario per proteggere la fiducia dei depositanti, la stabilità finanziaria e i contribuenti”.