Bruxelles – Mentre la Corte d’Appello di Napoli decideva di rimandare per la terza volta la decisione sull’estradizione in Belgio dell’eurodeputato Andrea Cozzolino, quella di Bruxelles ha confermato a capo dell’inchiesta il giudice che l’ha accusato di “partecipazione a organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio” e che ne aveva richiesto la consegna, Michel Claise.
Cozzolino, agli arresti domiciliari dallo scorso 11 febbraio, si è presentato questa mattina intorno alle 11 alla sezione misure di prevenzione della Corte d’Appello del capoluogo campano, accompagnato dai legali Federico Conte e Dezio Ferraro: dopo aver accolto le istanze degli avvocati, i giudici hanno disposto una nuova udienza il prossimo 11 aprile. Le richieste presentate dai legali dell’eurodeputato sono inerenti alla validità del mandato d’arresto internazionale, al presunto ruolo dei servizi segreti nelle indagini e alle condizioni delle carceri belghe, incompatibili secondo gli avvocati con le condizioni di salute di Cozzolino, che soffre di patologie cardiache.
Nel frattempo, il giudice istruttore Michel Claise torna al suo posto: la richiesta di ricusazione depositata dall’avvocato dell’altro eurodeputato coinvolto, il belga Marc Tarabella, è stata ritenuta dalla Corte d’Appello di Bruxelles “ammissibile ma infondata”, come riportato dal quotidiano Le Soir. Secondo il legale dell’europarlamentare socialista, Maxim Töller, sarebbe venuta meno la presunzione d’innocenza verso il suo assistito. Ma Claise aveva rigettato la richiesta, inoltrata lo scorso 16 febbraio, e ha atteso fino a oggi per poter tornare a capo dell’inchiesta denominata Qatargate.