Bruxelles – La Commissione europea ha approvato ieri (13 marzo) la prima denominazione di origine protetta (Dop) islandese, l’ “Íslenskt lambakjöt“(agnello islandese).
Íslenskt lambakjöt è il nome dato alla carne di agnelli islandesi di razza pura, nati, allevati e macellati in Islanda. L’allevamento di pecore ha una lunga e ricca tradizione culturale nel Paese. Le caratteristiche della “Íslenskt lambakjöt” consistono innanzitutto in un elevato grado di tenerezza e di sapore di selvaggina, dovuto al fatto che gli agnelli vagano liberamente in pascoli selvatici delimitati e crescono nell’ambiente naturale e selvaggio dell’Islanda, dove si nutrono di erba e altre piante. La lunga tradizione di allevamento ovino che si tramanda da generazioni sull’isola ha portato a standard elevati di gestione del gregge e di metodi di pascolo. Uno dei migliori esempi di cucina tradizionale islandese è la zuppa d’agnello, anche molto apprezzato affumicato.
Molti credono che senza le pecore la vita sull’isola non sarebbe stata possibile quando i coloni vi si stabilirono molti secoli fa. L’utilizzo degli ovini in tutti i modi era l’unico modo di sopravvivenza in un ambiente cosi duro come in Islanda, il montone nutre tutte le generazioni e la pelliccia protegge dal freddo.
Uno dei migliori esempi della tradizione culinaria islandese è la zuppa di agnello, che un tempo veniva servita la domenica o in occasioni speciali, ma oggi è considerata un piatto quotidiano. Le tradizioni culinarie islandesi si intrecciano con l’allevamento e i prodotti a base di pecore e agnelli.