- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 23 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Economia » Otto Paesi Ue contro gli standard Euro7. Per Salvini “piena sintonia” con Berlino e Varsavia per frenare lo stop ai motori a combustione

    Otto Paesi Ue contro gli standard Euro7. Per Salvini “piena sintonia” con Berlino e Varsavia per frenare lo stop ai motori a combustione

    L'incontro a Strasburgo tra i ministri dei trasporti di Italia, Germania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania e Portogallo per chiedere alla Commissione Ue di rivedere le norme sui nuovi standard Euro7. Per Salvini l'occasione di ribadire il no del governo allo stop delle auto diesel e benzina dal 2035

    Fabiana Luca</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@fabiana_luca" target="_blank">@fabiana_luca</a> di Fabiana Luca @fabiana_luca
    13 Marzo 2023
    in Economia
    salvini

    Bruxelles – “Irrealistica e preoccupante per l’ambiente”, perché rischia di frenare la transizione e il rinnovamento del parco auto dell’Ue. La proposta della Commissione europea sui nuovi standard Euro 7 per le emissioni di auto e furgoni non piace agli otto ministri dei trasporti Ue – di Italia, Germania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania e Portogallo – che oggi si sono incontrati a Strasburgo (gli ultimi quattro connessi da remoto) a una riunione a margine dei lavori della sessione plenaria per fare un punto sul futuro dei dossier europei che riguardano l’industria automotive dell’Ue. Oltre agli standard Euro7, la riunione è stata anche l’occasione per fare un punto sui negoziati in stallo al Consiglio sullo stop ai motori a combustione interna dal 2035 e sulle nuove norme di riduzione delle emissioni per i veicoli pesanti, con l’idea di inviare a Bruxelles nelle settimane un resoconto dettagliato dell’incontro e sulle richieste dei Paesi.

    Una riunione convocata su iniziativa del ministro di Praga, Martin Kupka, per discutere principalmente degli Euro7 ma che per l’Italia, rappresentata a Strasburgo dal ministro Matteo Salvini, è soprattutto un’occasione per ribadire il ‘no’ secco del Paese allo stop della vendita dei veicoli a combustione interna, benzina e diesel, a partire dal 2035. Fonti del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti assicurano che è stata confermata “piena sintonia” tra Roma, Berlino e Varsavia sulla questione. Insieme a Kupka, Salvini ha incontrato fisicamente a Bruxelles il ministro tedesco Volker Wissing e il polacco Andrzej Adamczyc, con il quale Salvini ha avuto un bilaterale al termine della riunione.

    Il voto in Consiglio Ue sulle auto a combustione è tenuto in ostaggio da una settimana da Berlino, che chiede alla Commissione europea un impegno più vincolante di quello attuale a presentare una proposta per aprire la strada ai veicoli alimentati con carburanti sintetici (e-fuel) anche dopo il 2035. Un mercato ancora acerbo, su cui però Berlino punta e che potrebbe in effetti costare più dell’elettrico. L’Italia e la Polonia hanno confermato l’intenzione di votare contro il dossier, mentre la Bulgaria ha deciso di astenersi. Ma con i soli voti contrari di Roma e Varsavia e l’astensione di Sofia l’accordo avrebbe ottenuto comunque il via libera con voto a maggioranza qualificata, che si raggiunge quando il 55% degli Stati membri vota a favore (in pratica, 15 Paesi su 27) e quando gli Stati membri che appoggiano la proposta rappresentano almeno il 65% della popolazione totale dell’Ue. Con l’astensione o l’opposizione della Germania (che rappresenta circa il 18% della popolazione europea) si andrebbe a creare una minoranza di blocco in seno al Consiglio Ue. Al termine dell’incontro, Salvini ha dichiarato in un video che la riunione con gli omologhi è stata positiva “per dire no alla messa al bando delle auto a benzina e diesel”, dal momento “che il solo elettrico significa fare un regalo alla Cina, licenziare in Italia, licenziare in Europa, non aiutare l’ambiente e mettersi in mano alla potenza cinese”. Ha poi aggiunto che la transizione ecologica “è fondamentale ma non va avanti a colpi di multe, divieti, obblighi, penalizzazioni e di tasse. Questo sia sulla casa che sulle auto. Evviva la transizione ecologica e ambientale ma accompagnata, non imposta per legge da Bruxelles sulla testa e il portafoglio degli italiani”, ha dichiarato.

    Qui Strasburgo, insieme ai ministri di Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Romania, Slovacchia e Portogallo a difesa di aziende e posti di lavoro, nel nome del buonsenso e della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
    Vi aggiorno.#stopdivietoauto pic.twitter.com/er3b5FeiH1

    — Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 13, 2023

    Stando alle parole del ministro ceco per i trasporti Kupka, però, i ministri hanno toccato l’argomento solo marginalmente, il focus dell’incontro erano gli Euro7. “Si è discusso anche della possibilità di introdurre nel regolamento un’esenzione giuridicamente vincolante per i carburanti sintetici (e-fuels) alle norme Ue” che prevedono lo stop ai motori a combustione interna dal 2035, ha sintetizzato il ministro in conferenza stampa. Più urgente, secondo Praga, è trovare una convergenza per portare la Commissione europea a rivedere le norme sugli standard Euro7 nei prossimi mesi, spostando in avanti anche le date per l’entrata in vigore della normativa (che la Commissione ha fissato per il 2025). La proposta è stata avanzata da Bruxelles a novembre e propone di rendere i test sulle emissioni dei veicoli più coerenti con le condizioni di guida reali e di fissare limiti alle emissioni di particolato causate dall’usura di freni e pneumatici (che, secondo Bruxelles, stanno per diventare le principali fonti di emissioni di particolato dai veicoli), con l’obiettivo di ridurre entro il 2035 le emissioni di ossido di azoto (NOx) di auto e veicoli commerciali leggeri del 35% rispetto al precedente standard Euro 6. Gli standard di emissione Euro 7 introducono dunque limiti più ambiziosi per gli inquinanti atmosferici, ma non riguardano le emissioni di CO2 che invece sono regolate dal regolamento sull’addio alla vendita delle auto e dei furgoni con motore a combustione interna, diesel e benzina, dal 2035.

    La proposta sugli standard Euro7 non piace a molti Stati membri, né all’industria. Secondo Praga, la proposta è controproducente ed è necessario modificarla nei prossimi mesi dal momento che richiede agli Stati azioni difficilmente praticabili. L’altro rischio secondo i Paesi contrari è che l’aumento dei costi delle auto potrebbe “rallentare l’aggiornamento delle flotte” che invece è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale.  Nelle prossime settimane l’idea è quella di inviare alla Commissione europea “un resoconto di questo breve incontro, diviso per argomenti sui tre dossier che sono stati affrontati dai ministri”, ha spiegato ancora il ministro. Fonti diplomatiche spiegano che tra gli Stati membri non c’è urgenza di accelerare i lavori sul dossier per l’approvazione dentro al Consiglio Ue. A quanto si apprende, nonostante l’attuale presidenza svedese di turno al Consiglio Ue stia cercando di accelerare i lavori sul fascicolo, l’Italia tra altri Paesi sta spingendo per rallentarne l’approvazione in seno al Consiglio dove la discussione ancora non è stata avviata e la riunione di oggi ne è una testimonianza. E’ probabile che il dossier finisca direttamente sul tavolo della futura presidenza della Spagna, che guiderà il Consiglio Ue dal primo luglio al 31 dicembre

    Tags: automatteo salvinimotori combustione

    Ti potrebbe piacere anche

    Le polveri sottili (Pm10) sono prodotte dalle automobili e sprigionate in atmosfera con i gas di scarico.
    Mobilità e logistica

    CO2 auto, il Parlamento approva la flessibilità delle multe sulle emissioni

    8 Maggio 2025
    La sede della Corte penale internazionale a l'Aia [foto: Wikimedia Commons]
    Politica

    Il Parlamento ungherese dice ‘sì’, Budapest esce dalla Corte penale internazionale

    29 Aprile 2025
    Manfred Weber
    Politica

    Manfred Weber: “Il Ppe si batte contro i leader populisti e autoritari”

    9 Aprile 2025
    dazi sefcovic
    Economia

    L’Ue sceglie la “risposta graduale” ai dazi di Trump: negoziare e solo dopo colpire

    7 Aprile 2025
    Mobilità e logistica

    Auto, dalla Commissione l’emendamento per proteggere i produttori dalle multe Ue nel 2025

    1 Aprile 2025
    Mobilità e logistica

    Rilasciate prima, con più validità e digitali: l’Ue trova l’accordo sulle patenti di guida

    25 Marzo 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Gitanas Nauseda Friedrich Merz

    La Germania sta schierando 5 mila uomini al confine tra Lituania e Russia

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    23 Maggio 2025

    Friedrich Merz vuole rendere l'esercito di Berlino "il più forte d’Europa". E stanzia la 45esima unità corazzata nel Paese baltico...

    [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]

    Nell’Ue 6,2 milioni di persone con pensione di invalidità, Italia quarta per assegni

    di Renato Giannetti
    23 Maggio 2025

    Eurostat: questo tipo di assistenzialismo riguarda una piccola parte della popolazione Ue (4,6 per cento). I tassi più alti nelle...

    INTERVISTA/ ”Per la difesa serve investire su piattaforme comuni europee di scambio di informazioni”

    di Redazione eunewsit
    23 Maggio 2025

    Parla Lina Alberico, Sales Director Railway and Defence di Engineering e General Manager di Engineering Belgium

    Kaja Kallas

    Sulla Serbia l’Ue rimane in silenzio. Dopo Costa, neanche Kallas critica Vučić

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    22 Maggio 2025

    Nella sua visita a Belgrado, l’Alta rappresentante ha ricordato che l’allineamento con i valori e la politica estera di Bruxelles...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione