Bruxelles – Le malattie circolatorie, quelle che colpiscono vene e arterie, uccidono talmente tanto da essere state più letali anche del Covid-19 nell’anno della crisi sanitaria, fatta di confinamenti, chiusure e lutti. Eurostat tiene a sottolineare questo dato: nel 2020, “nonostante la pandemia, le malattie del sistema circolatorio sono state la principale causa di morte in tutti i paesi dell’Ue, ad eccezione di Danimarca, Irlanda, Francia e Paesi Bassi”. In questi Paesi il primo motivo di decesso è stato il cancro.
Ictus, arteriosclerosi, trombosi, ipertensione: a causa di tutto questo nel territorio dell’Unione europea nel 2020 sono spariti circa 1,7 milioni tra uomini e donne, quattro volte di più i numeri legati al Coronavirus (397.905 decessi totali certificati). Incrociando i dati, con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che stima in circa 17,9 milioni di vittime in tutto il mondo ogni anno a causa di malattie venose e arteriose, emerge come l’Ue da sola conti per il 10 per cento di questa parte di popolazione mancante.
Dal 2011 al 2020 a causa il cedimento dell’apparato circolatorio l’Ue ogni hanno ha certificato il decesso di circa 1,7 milioni tra uomini e donne. Un dato analogo a quello del 2020, e pressoché costante, che certifica un problema mai risolto. Nel dire che ictus, arteriosclerosi e trombosi uccidono più del Coronavirus l’Istituto di statistica europeo ricorda che ben prima della pandemia c’era già in atto un’altra crisi sanitaria, sempre globale ed europea, e quindi italiana.
Nell’anno dei lockdown in Italia di Coronavirus sono morte 73.908 persone, tre volte meno di quelle stroncate da disfunzioni e complicazioni venoso-arteriose (227.350). Un dato anche in questo caso normale perché nella media, visto sempre su scala decennale (2011-202o) si sono contati ogni anno tra i 220mila e 230mila morti.
Tra i Ventisette Stati membri dell’Ue, la quota più alta di decessi per malattie del sistema circolatorio è stata osservata in Bulgaria (61 per cento) e la più bassa in Francia (20 per cento). In cinque Stati membri (Bulgaria, Romania, Lettonia, Lituania, Estonia), le malattie circolatorie rappresentano la principale causa di decesso.