Bruxelles – Nuove proposte per armonizzare i requisiti di guida su tutto il territorio comunitario, a partire dall’esame di guida fino all’accesso di una patente digitale a portata di smartphone. La Commissione Ue ha reso note oggi (primo marzo) le novità in materia di sicurezza stradale, di modernizzazione delle norme sulle patenti di guida e di applicazione del Codice della strada sul piano transfrontaliero. “Una guida sicura è fondamentale per i nostri sforzi di dimezzare i morti e i feriti gravi sulle strade entro il 2030”, ha spiegato in conferenza stampa la commissaria per i Trasporti, Adina Vălean, facendo riferimento alle oltre 20 mila persone che hanno perso la vita sulle strade dell’Unione lo scorso anno.
Per quanto riguarda l’aggiornamento delle norme sulle patenti di guida, la proposta dell’esecutivo comunitario prevede l’introduzione della “novità mondiale” della patente digitale, per “semplificare il riconoscimento delle patenti di guida tra gli Stati membri” e per facilitare i cittadini di Paesi extra-Ue “con standard di sicurezza stradale comparabili” quando devono sostituire la propria patente con una di un Paese membro dell’Unione. La novità si inserisce nello sforzo di armonizzare i requisiti di sicurezza stradale, già dal momento dell’ottenimento della nuova patente digitale: l’accesso all’esame e alle guide accompagnate di auto e camion potrebbe essere fissato a 17 anni per tutti i giovani europei. Una volta superato l’esame, la guida autonoma potrà avvenire solo al compimento della maggiore età e per i due anni seguenti i neo-patentati saranno sottoposti alla regola della “tolleranza zero” sulla guida in stato di ebbrezza (come in Italia già succede per i primi tre anni).
Interessante notare l’attenzione alle priorità per la nuova generazione di autisti. Formazione e test saranno disegnati sul modello di mobilità urbana sostenibile e della transizione verde rappresentata da biciclette tradizionali e biciclette e scooter elettrici, con competenze e conoscenze di guida al passo con gli sviluppi tecnologici. In questo senso va letto il punto specifico sui veicoli a emissioni zero, che riguarda sia la formazione sui sistemi avanzati di assistenza alla guida e le tecnologie automatizzate, ma anche su come lo stile di guida – “per esempio la tempistica dei cambi di marcia” – influisca su emissioni di gas serra, inquinamento atmosferico e acustico e microplastiche derivanti dall’usura degli pneumatici.
Sempre su questo aspetto va sottolineata la decisione della Commissione di aumentare la massa consentita dei veicoli di categoria ‘B’ (autovetture, motociclette, autocarri, autocaravan che non eccedono le 3,5 tonnellate) alimentati a carburante alternativo. Questo perché “i veicoli a batteria a zero emissioni possono essere più pesanti“, si legge nel testo della proposta dell’esecutivo comunitario. Si dovrà attendere l’esito dell’iter legislativo comunitario – che prevede il passaggio al Parlamento Ue e al Consiglio dell’Ue, i negoziati inter-istituzionali e un nuovo passaggio dalle due istituzioni – per conoscere il nuovo livello massimo consentito. Con il dibattito pubblico europeo che inevitabilmente si sta spostando anche sul piano tecnico sulle auto elettriche e sugli aspetti che coinvolgono la guida di questi veicoli.
Un ultimo aspetto della proposta della Commissione Ue sulla sicurezza stradale riguarda l’applicazione del Codice della strada a livello transfrontaliero, per impedire che le infrazioni commesse tra più Stati membri rimangano impunite. Dovrebbe essere implementato un portale informatico per consentire agli automobilisti di essere a conoscenza delle norme di sicurezza stradale in vigore in ciascuno dei Ventisette e dovrà essere garantito l’accesso incrociato ai registri nazionali per le autorità di controllo. Aggiunte che contribuiranno a “ridurre l’impunità e a migliorare la capacità di sanzionare i trasgressori di altri Stati membri”, garantendo “parità di trattamento tra quelli residenti e quelli non residenti”, in particolare per le violazioni più gravi che implicano il ritiro della patente: “Quando uno Stato membro deciderà di ritirarla, per eccesso di velocità o guida sotto l’effetto di alcol e droghe, dovrà valere in tutta l’Unione”, ha messo in chiaro la commissaria Vălean.