Bruxelles – L’eurodeputato Andrea Cozzolino, implicato nell’inchiesta della magistratura belga sui casi di corruzione al Parlamento europeo, rimarrà agli arresti domiciliari nella sua dimora di Napoli fino al prossimo 14 marzo. Questa mattina (28 febbraio) Cozzolino si è presentato verso le 11 al Tribunale di Napoli, accompagnato dai suoi legali, per l’udienza sull’estradizione in Belgio richiesta dal giudice istruttore Michel Claise: per la seconda volta, la Corte d’Appello del capoluogo campano ha rinviato l’udienza, a causa della mancata presentazione della documentazione richiesta dagli avvocati dell’eurodeputato, Dezio Ferraro e Federico Conte, nella scorsa udienza.
Al momento, i legali non avrebbero ancora avuto modo di visionare la traduzione del mandato d’arresto internazionale emesso dal procuratore federale belga e l’informativa relativa alle condizioni delle carceri belghe: Cozzolino, affetto da patologie cardiache, ha richiesto la presenza, nella struttura che dovrebbe accoglierlo, di un ambulatorio in grado di tenere sotto controllo il suo stato di salute.
Conte e Ferraro, prima dell’ingresso in aula, si sono scagliati contro l’ex collega di Cozzolino, Pier Antonio Panzeri, che dal carcere di Saint Gilles a Bruxelles sta collaborando con gli inquirenti: “Apprendiamo, ancora una volta dai giornali, di dichiarazioni provenienti da Antonio Panzeri che coinvolgerebbero, tra gli altri, l’onorevole Andrea Cozzolino, con un racconto immaginifico e gassoso, tipico di chi non sa niente e inventa l’incredibile per guadagnarsi i benefici promessi e ottenuti”. Anche l’avvocato di Marc Tarabella ha definito le accuse di Panzeri “incoerenti e infondate”: come riportato da Ansa, al termine dell’udienza sul riesame della custodia cautelare dell’eurodeputato belga, il suo legale Maxim Toeller ha sottolineato che “il signor Panzeri, visto ciò che è uscito sulla stampa, ha manifestamente cambiato versione tra la sue prime accuse e le seconde”.