Bruxelles – Una dichiarazione congiunta sul percorso di pace, sulla ricostruzione, sul futuro dell’Ucraina nell’Unione europea. Ma la risposta del presidente ucraino all’attacco di Silvio Berlusconi gettano una nube sul viaggio della premier.
Si chiude così la prima visita ufficiale di Giorgia Meloni in Ucraina da quando è iniziata la guerra di aggressione da parte della Russia, ormai quasi un anno fa: l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la firma di una dichiarazione congiunta, con cui l’Italia ribadisce l’impegno a sostenere in maniera incondizionata la vittoria dell’Ucraina, la futura ricostruzione del Paese in cui l’Italia vuole giocare un ruolo “da protagonista” fino al sostegno per il processo di adesione all’Unione europea.
Kiev, dichiarazioni congiunte alla stampa con il Presidente @ZelenskyyUa https://t.co/UzIbUUlKkd
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) February 21, 2023
“Gli interessi ucraini coincidono con gli interessi europei”, ha detto la premier, sottolineando che le sorti dell’Unione europea e delle democrazie occidentali dipendono ormai in qualche misura da come finirà la guerra. E sembra avere le idee chiare sul fatto che “nessuna pace che preveda la resa dell’Ucraina” possa essere considerata una vera pace, così come non può decretarla una vittoria della Russia”Una pace vera – ha aggiunto la premier – si consegue ribadendo che la comunità internazionale non accetta l’invasione di Stati sovrani, non accetta un mondo in cui è la forza a ridisegnare i confini fra gli Stati, in cui chi ritiene di essere militarmente più forte ritiene di avere il diritto di invadere suo vicino”. Per la premier è in primis dall’Ucraina che deve arrivare una iniziativa per la pace. “Niente deve essere deciso senza l’Ucraina, su questo dobbiamo essere d’accordo”, ha detto.
Ha ribadito poi il sostegno militare del Paese. “Chi sostiene anche militarmente l’Ucraina, sostiene anche la pace”, dice Meloni, come a voler spegnere le polemiche in Italia dopo le recenti dichiarazioni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sull’Ucraina e sul suo presidente, che hanno imbarazzato il Partito popolare europeo (PPE) ma allo stesso modo imbarazzano anche la maggioranza del governo Meloni. “Per me valgono i fatti e qualsiasi cosa il Parlamento è stato chiamato a votare a sostegno dell’Ucraina i partiti che fanno parte della maggioranza l’hanno votata. Al di là di alcune dichiarazioni, nei fatti la maggioranza è sempre stata compatta”, ha sintetizzato la premier. A tirare in ballo le dichiarazioni di Berlusconi lo stesso Zelensky in conferenza stampa, quando ha replicato con forza alle affermazioni pro Putin del presidente di Forza Italia affermando che la “casa di Berlusconi non è mai stata bombardata da missili, un carro armato russo non è mai arrivato nel territorio della sua casa, nessuno ha mai ucciso i suoi parenti”. Ha aggiunto che “Berlusconi alle tre di notte non ha dovuto fare la valigia per scappare” e tutto questo, ha detto ironicamente Zelensky, “grazie all’amore fraterno della Russia”. “Auguro la pace a tutte le famiglie italiane anche a quelle che non sostengono l’Ucraina ma dico loro che ci sono dei russi che ci stanno privando della nostra vita. Voglio che loro vengano qua e vedano cosa è successo in Ucraina: le scie di sangue mostrano tutte le tragedie fatte dai russi. Poi dopo parleremo”, ha detto Zelensky.
Pace, poi ancora ricostruzione e armi. Come previsto sono i temi che sono stati affrontati nel tête-à-tête tra i due leader nel pomeriggio. Meloni ha riferito al presidente ucraino il messaggio che l’Italia vuole essere protagonista nella ricostruzione di Kiev, che sarà parte del mercato Ue. “Abbiamo parlato molto del tema della ricostruzione, non solo al termine della guerra. La ricostruzione è già adesso e ricostruire ora un palazzo distrutto è un segno di speranza, vuol dire scommettere sull’Ucraina. L’Italia lavora all’organizzazione di una conferenza sulla ricostruzione da tenersi in aprile”, ha spiegato la premier. Nell’incontro si è discusso anche dell’invio di più armi a Kiev dopo che il governo italiano ha appena approvato il sesto decreto per autorizzare l’invio di armi a Kiev. “L’Italia darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato, ma fino ad allora darà ogni genere di supporto militare (sesto pacchetto di invio militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l’Ucraina è chi lavora per la pace”, ha chiarito Meloni, spegnendo però le indiscrezioni sull’invio di caccia. “Quando c’è un aggredito tutte le armi sono difensive. Al momento non c’è sul tavolo l’invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali. Ci siamo concentrati su sistemi di difesa antiaerea, Samp-T, Spada, Skyguard. La priorità è difendere infrastrutture e cittadini”.
Il viaggio di Meloni tra Bucha e Irpin
Dalla Polonia direttamente in Ucraina. La premier Giorgia Meloni è arrivata questa mattina (21 febbraio) da Varsavia a Kiev, in Ucraina, a bordo di un treno nella sua prima visita ufficiale in Ucraina da quando si è insediata a Palazzo Chigi e da quando la guerra di Russia è iniziata quasi un anno fa. Il viaggio era stato annunciato da Meloni stessa prima di Natale: la premier, che si è insediata al governo lo scorso 22 ottobre, fino a poche ore fa era rimasta uno dei pochi leader occidentali a non essersi recata fisicamente a Kiev, incontrando Volodymyr Zelensky per la prima volta al Consiglio europeo del 9 febbraio scorso a cui il presidente ucraino ha preso parte di persona a Bruxelles. La visita è stata programmata a pochi giorni dal 24 febbraio, quando sarà ricordato il primo anniversario dell’inizio dell’invasione della Russia dell’integrità territoriale dell’Ucraina.
Prima di incontrare il presidente ucraino questo pomeriggio, la premier ha visitato in mattinata Bucha e Irpin, i sobborghi di Kiev che nei mesi scorsi sono diventati teatri delle uccisioni da parte dell’esercito russo e dove sono state rinvenute fosse comuni con i corpi senza vita di centinaia di civili ucraini dopo la partenza delle truppe di Putin. Devastazione e sofferenza: Meloni sostiene di essersi voluta recare a Bucha e Irpin “per vedere coi nostri occhi la devastazione e la sofferenza. Farò quello che posso per trasferire questo agli italiani, è impossibile girarsi dall’altra parte. Sarebbe anche molto stupido farlo. Non solo perché c’è un popolo aggredito, ma perché gli interessi ucraini coincidono con quelli dell’Europa”.
“L’Italia era con con voi dall’inizio e lo sarà fino alla fine”, ha detto Meloni incontrando il procuratore generale di Bucha, Andrii Kostin, deponendo una composizione di fiori a ricordo delle vittime sepolte in fosse comuni. “Avete tutto il nostro supporto”, ha aggiunto. Meloni è arrivata a Kiev mentre in Russia era in corso il discorso del presidente russo Vladimir Putin, che la premier ha definito ai cronisti pura “propaganda” mentre prometteva di continuare a sostenere Kiev. “Una parte del mio cuore sperava in qualche parola diversa, in un passo avanti. Era propaganda”, ha sentenziato.
A sorpresa, la visita a Kiev di Meloni è stata preceduta dall’arrivo del presidente Usa, Joe Biden, deciso a riaffermare “il nostro fermo impegno per la democrazia, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”. Alla vigilia del viaggio, il governo italiano ha annunciato ieri che il gruppo di lavoro ‘emergenza elettrica Ucraina’, ha annunciato di aver predisposto l’invio di materiale elettrico in Ucraina per un valore di diversi milioni di euro. “Stanno partendo per l’Ucraina da circa 10 giorni, grazie anche alla preziosa attività logistica messa a punto dalla Protezione Civile che utilizzerà per la spedizione specifici corridoi internazionali, ingenti quantità di apparecchiature (trasformatori e gruppi elettrogeni di diversa taglia, cavi elettrici e accessori) che saranno al più presto a disposizione del Governo di Kyiv per cercare di ripristinare una stabile fornitura di energia”, spiega una nota di Chigi. “La popolazione potenzialmente interessata da questa operazione è assimilabile a circa 3 milioni di persone. Questo invio è solo la prima parte di un lavoro che proseguirà”.