Bruxelles – Semmai la Russia dovesse utilizzare armi chimiche in Ucraina o un incidente di questo tipo dovesse prodursi l’Unione europea risponderà. Dal consiglio Affari esteri arriva l’avvertimento al presidente russo Vladimir Putin. I ministri responsabili degli Stati membri preparano la conferenza del 15-19 maggio, convocata per la revisione della convenzione sulle armi chimiche, il trattato internazionale per la messa al bando di questi tipi di armi in ogni sua forma (produzione, sviluppo, utilizzo, detenzione, conservazione). Nelle conclusioni adottate in vista dell’appuntamento si ricorda che la Commissione europea ha la capacità di fornire valutazioni rapide degli incidenti chimici in Ucraina e come, in tal senso, sia “pronta a rispondere rapidamente alle richieste di assistenza dell’Ucraina“.
E’ questa una delle condizioni chiave, quella di una richiesta di intervento. L’auspicio di fondo è che non ce ne sia necessità, ma i Ventisette non vogliono farsi trovare impreparati e si dicono pronti a “sostenere l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw) nel caso in cui l’Ucraina richieda assistenza all’Organizzazione a causa di un incidente chimico o di un presunto attacco chimico”. L‘Opcw è l’organizzazione internazionale responsabile per l’attuazione della convenzione per la messa al bando delle armi chimiche.
Da Bruxelles si prova a mettere pressione, ricordando, nel preambolo delle conclusioni in materia, che il Consiglio dell’Ue è “fermamente convinto” che l’uso di armi chimiche, “compreso l’uso di sostanze chimiche tossiche come armi, da parte di chiunque, sia esso un attore statale o non statale, ovunque e in qualsiasi circostanza sia inaccettabile e debba essere condannato con forza“. Un ricorso a sostanze per la distruzione di massa, recita ancora il preambolo, “costituisce una violazione del diritto internazionale e può costituire un crimine di guerra o un crimine contro l’umanità”, eventualità che renderebbe impossibile non intervenire. “Non può esserci impunità e i responsabili di tali atti aberranti devono e saranno ritenuti responsabili”. Putin è avvisato.