Bruxelles – Giorgia Meloni sarà questa settimana a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A confermare la visita ufficiale della premier – annunciata mesi fa, poi a lungo rimandata – senza chiarire tempi e modi della trasferta, è stato oggi (20 febbraio) il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Affari Esteri in corso a Bruxelles. “Siamo impegnati a far tutto ciò che è possibile perché non ci sia la sconfitta dell’Ucraina, ma ci possa essere una difesa del territorio, dell’indipendenza di questo Paese per poi arrivare a un accordo di pace, questo è quello che ci interessa”, ha assicurato il titolare della Farnesina in un punto stampa con i cronisti.
Il viaggio era stato annunciato da Meloni stessa prima di Natale e la scadenza per la visita sarà venerdì 24 febbraio, quando a Kiev e nel resto del mondo scoccherà il primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Secondo le parole di Tajani, però, la premier sarà in Ucraina “molto presto”, secondo qualcuno già domani ma per ragioni di sicurezza ancora non è stato confermato nulla da parte del governo di Roma. “Il nostro obiettivo è quello di difendere l’Ucraina per far sì che ci possa essere un accordo di pace”, ha aggiunto il ministro.
Proprio di pace e del ruolo che l’Italia vuole ricoprire nella ricostruzione del Paese candidato all’Ue si discuterà nell’incontro tra Meloni e Zelensky, secondo le parole di Tajani. Nel quadro dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, i Paesi occidentali lavorano a un documento “per mandare un messaggio importante di solidarietà all’Ucraina” che verrà approvato in sede Onu, prima dell’anniversario dell’aggressione di Mosca. Il testo è quasi pronto, ma a quanto riferito da Tajani i partner occidentali sono in attesa di conoscere i 12 punti del progetto di pace della Cina. “Ci auguriamo che i cinesi si muovano nella direzione di spingere la Russia a fermare l’aggressione e a sedersi al tavolo di pace. Invece di dare indicazioni militari a Mosca chiediamo che la Cina di aiutare la Russia affinché si sieda al tavolo di pace”. Questo – ha spiegato il ministro – “è il ruolo che può concretamente svolgere la Repubblica popolare cinese”.
Pace, poi ancora ricostruzione e armi. Secondo Tajani, Meloni dovrebbe riferire al presidente ucraino il messaggio che “l’Italia vuole essere protagonista nella ricostruzione di Kiev, che sarà parte del mercato Ue”, ha aggiunto. Ma verosimilmente, nell’incontro si discuterà anche dell’invio di più armi a Kiev dopo che il governo italiano ha appena approvato un decreto per approvare l’invio, il sesto in tutto. Tajani chiude invece alla possibilità che Meloni possa promettere a Kiev l’invio di aerei da caccia italiani, come hanno riferito alcune indiscrezioni stampa. “Abbiamo sempre inviato armi difensive, non offensive”, ha chiosato il ministro rispondendo a domanda diretta. Insieme alla Francia “stiamo inviando strumenti per la difesa aerea, nelle prossime settimane perfezioneremo l’invio di questo sistema di difesa aereo che dovrà contribuire alla difesa dei cieli ucraini”.
Meloni, che si è insediata al governo lo scorso 22 ottobre, è rimasta uno dei pochi leader occidentali a non essersi recata fisicamente a Kiev, incontrando di persona Zelensky per la prima volta al Consiglio europeo del 9 febbraio scorso a cui il presidente ucraino ha preso parte a Bruxelles. La visita della premier si inscrive in un contesto particolare: da un lato, appena pochi giorni fa la querelle politica con il presidente francese Emmanuel Macron accusato da Meloni di averla esclusa dal trilaterale con il tedesco Olaf Scholz e Zelensky a Parigi prima del Vertice Ue; dall’altro, si inquadra nel contesto delle recenti dichiarazioni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sull’Ucraina e sul suo presidente, che hanno imbarazzato il Partito popolare europeo (PPE) ma allo stesso modo imbarazzano anche la maggioranza del governo Meloni. A sorpresa, la visita a Kiev di Meloni è stata preceduta oggi dall’arrivo del presidente Usa, Joe Biden, deciso a riaffermare “il nostro fermo impegno per la democrazia, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Over the last year, the United States has built a coalition of nations from the Atlantic to the Pacific to help defend Ukraine with unprecedented military, economic, and humanitarian support – and that support will endure.
— President Biden (@POTUS) February 20, 2023