dall’inviato a Strasburgo – Fare in fretta con la modifica del patto di stabilità. Se c’è qualcosa che Christine Lagarde sente l’esigenza di dire all’Aula del Parlamento europeo è la necessità di agire rapidamente. “La riforma del quadro di governance economica dell’UE deve andare avanti“, sottolinea la presidente della Banca centrale europea nel corso del dibattito in plenaria. Sottolineatura tutt’altro che casuale, perché “la Bce ha sottolineato l’importanza di un quadro più semplice e prevedibile, di una titolarità nazionale più forte e di un’attuazione sostenuta” in un momento in cui le incertezze restano. Le cose vanno meglio del previsto, la recessione fin qui è stata evitata, ma la guerra in Ucraina “continua a rappresentare un significativo rischio al ribasso”.
Sa, Lagarde, che in questo momento la vera partita si gioca altrove. In Consiglio, dove la Commissione aspetta che i leader, nel vertice di marzo, si esprimano sulla proposta di modifica delle regole comuni. E’ solo allora che l’esecutivo metterà a punto la proposta legislativa vera e propria e solo successivamente ci sarà il lavorio parlamentare, Ma si porta avanti, e all’Aula chiede di farsi trovare pronta. “Incoraggio i responsabili politici dell’UE, compreso questo Parlamento, a raggiungere rapidamente un accordo praticabile e ampiamente condiviso che rafforzi le fondamenta della nostra Unione economica e monetaria.
Chiede anche uno sforzo in più. Per il successo dell’Eurozona, servono “mercati dei capitali dell’Ue più approfonditi e integrati“. A Francoforte sono considerati “essenziali per migliorare la condivisione del rischio e mobilitare i finanziamenti privati necessari per le transizioni verde e digitale”. Solo così si potrà compiere l’agenda politica, che è anche economica e industriale, dell’Unione e dei suoi Stati con la moneta unica. Se bisogna correre per rivedere il patto di stabilità, bisogna farlo ancora di più per i mercati dei capitali. Qui, sottolinea, “bisogna fare di più”.