Bruxelles – Transizione verde, aiuti di Stato e risposta alle sovvenzioni degli Stati Uniti a quel settore industriale che è lo stesso su tanto vuole puntare l’Europa. I principi ci sono, e i leader dell’Unione europea dimostrano di aver trovato un’intesa. Dettagli, particolari e funzionamenti sono però temi su cui il Consiglio europeo “tornerà nella sua prossima riunione”. Marzo sarà dunque l’appuntamento per discutere di economia a pieno raggio. Per quella data la Commissione europea dovrebbe mettere sul tavolo la proposta di riforma del patto di stabilitò, a cui si legherà anche la delicata partita della riforma del sostegno pubblico all’industria del clean-tech.
In attesa che si torni sull’argomento in modo più strutturato, i capi di Stato e di governo dell’Ue iniziano a impostare il lavoro che poi l’esecutivo comunitario dovrà portare avanti. I Ventisette sono d’accordo sulla necessità di garantire procedure autorizzative agevolate e velocizzate per il settore dell’industria verde, da sostenere con aiuti “mirati, temporanei e proporzionati”. In tema di aiuti si aprono anche le porte a “crediti d’imposta” ma solo in quei settori che sono “strategici” per la transizione verde e sono “influenzati negativamente da sovvenzioni estere o alti prezzi dell’energia”. La Commissione è invitata a fare valutazioni d’impatto regolari, garantendo “parità di condizioni” e non discriminazioni come teme l’Italia, che dispone di un minore spazio fiscale rispetto ai partner europei.
La flessibilità nell’utilizzo dei fondi esistenti resta un punto centrale dell’impostazione della Commissione Ue. Un richiamo, quest’ultimo, che nelle conclusioni di fine seduta conferma la linea prudente sul fondo sovrano che pure Ursula von der Leyen ha annunciato, ma sulla cui natura i leader sono al momento divisi. Non tutti lo vorrebbero come nuovo strumento di debito comune, e la stessa Commissione Ue in materia ha frenato. Certamente maggiore centralità e maggiore ruolo si vuole riconoscere alla Banca europea per gli investimenti. “Andrebbe sfruttato il suo pieno potenziale” nella partita del rilancio dell’industria verde.
Regole nuove e diverse per gli appalti e autorizzazioni rapide sono gli altri punti su cui converge il consenso dei Ventisette. Su tutto questo ci si è dati appuntamento a marzo, insieme alla governance economica nel suo insieme. Due dossier, quello di aiuti di Stato e riforma del patto di stabilità, che l’Italia vorrebbe legare assieme. Per ora viaggiano in parallelo.