Bruxelles – Giù le mani dai fondi di coesione europei. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio (Fdi/Ecr), pone sul tavolo la questione della sottrazione delle risorse che servono allo sviluppo dei territori per altre finalità. “Ho espresso la mia preoccupazione sul fatto che i governi hanno attinto alla coesione per rispondere alle emergenze”, la denuncia resa a margine dei lavori del Comitato europeo delle regioni (Cor), riunito in sessione plenaria a Bruxelles.
Prima la pandemia di COVID-19, poi le conseguenze della guerra in Ucraina con il caro-bollette. “Se sottraiamo fondi alla coesione, politica concepita con lo scopo di favorire la crescita delle regioni più svantaggiate, questa crescita fallisce“. Per questo nella capitale dell’Ue, nella casa europea delle regioni di cui l’Ue è costituita, “ho chiesto di tutelare i fondi di coesione”.
Marsilio pone il problema che non è solo quelle della regione di cui è presidente. Il fenomeno riguarda tutti, perché se il prelievo generalizzato colpisce i contenitori finanziari a dodici stelle, questi poi si riducono per ogni realtà. “Vanno evitate iniquità tra regioni più sviluppate e quelle meno sviluppate”.
Il tema sollevato dall’esponente di Fratelli d’Italia non è di quelli nuovi. Il Comitato delle regioni è consapevole della posta in gioco, e preoccupazione è stata espressa dall’istituzione comunitaria anche in merito del ragionamento in corso sulla riforma del patto di stabilità. Dall’Abruzzo arriva solo una nuovo invito a non sacrificare i territori in nome di emergenze.