Bruxelles – La sottocommissione per i diritti umani (Droi) del Parlamento Ue, quella che più ha esposto i fianchi all’inchiesta della magistratura belga denominata Qatargate, ha un nuovo presidente: oggi (6 febbraio) è stato eletto all’unanimità il socialista tedesco Udo Bullman, che va così a sostituire fino a fine legislatura la collega dei Socialisti e democratici, Maria Arena.
“Sono grato per la fiducia che i colleghi del mio gruppo e della commissione hanno riposto in me”, ha dichiarato a margine del voto Bullman, vero e proprio “veterano” del Parlamento europeo, in carica a Bruxelles dal 1999. Il 66enne tedesco ha indicato la via che percorrerà nel suo breve mandato, che scadrà nella primavera del 2024: “Credo fermamente che si debba continuare a difendere coloro che soffrono per la violenza e l’oppressione in tutto il mondo. Il nostro compito sarà difendere la democrazia e i diritti umani, e essere la voce di chi non ha voce”, ha promesso il neo-presidente.
La belga Maria Arena si era dimessa lo scorso 11 gennaio, a causa delle pressioni subite, seppur non indagata, nel quadro dell’inchiesta sulle tangenti che sta mettendo sottosopra l’Eurocamera. Arena, che nel 2019 prese il ruolo di presidente che fu anche di Pier Antonio Panzeri, non avrebbe correttamente dichiarato voli e alloggi gratuiti, a carico del governo di Doha, durante una visita in Qatar nel maggio del 2022. Colpita da una crescente pressione mediatica, la socialista belga ha deciso di lasciare il proprio incarico per non “danneggiare il lavoro svolto dalla sottocommissione”.
Della sottocommissione Droi fa parte anche l’italiano del Partito Democratico, Andrea Cozzolino, a cui il Parlamento europeo ha deciso di revocare l’immunità parlamentare per permettere alla magistratura belga di procedere con indagini nei suoi confronti.
I deputati del gruppo Identità e Democrazia non hanno partecipato al voto. “Dopo lo scandalo del Qatargate che ha travolto numerosi rappresentanti dei socialisti, ci saremo aspettati che la votazione del nuovo Presidente della Commissione DROI si svolgesse in modo diverso, magari coinvolgendo anche gli altri gruppi politici”, ha spiegato l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, che, pure non ha “nulla da eccepire sulla persona di Udo Bullman, il nuovo presidente”. Per i salviniani, però “dopo l’indagine che come una frana si è abbattuta sulla sinistra europea, una scelta che prendesse in considerazione la presidenza di un membro di un gruppo diverso rispetto a quello socialista sarebbe stata quanto meno opportuna. Di fronte a tutto questo, abbiamo deciso di non partecipare al voto”. Si tratta, conclude Ceccardi, di “un’occasione persa per tutto il Parlamento Europeo che, attraverso la giornata di oggi, avrebbe potuto dare un segnale di discontinuità e cambiamento”.