- L'Europa come non l'avete mai letta -
domenica, 25 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Economia » Fondo sovrano (forse in estate) e materie prime critiche, Von der Leyen lancia il piano Ue per l’industria verde

    Fondo sovrano (forse in estate) e materie prime critiche, Von der Leyen lancia il piano Ue per l’industria verde

    La presidente della Commissione europea von der Leyen presenta le prime idee per lo sviluppo dell'industria a zero emissioni e punta su un nuovo quadro normativo, sulla flessibilità dei fondi esistenti, sulle competenze e sugli accordi commerciali per l'approvvigionamento delle materie indispensabili, come il litio. La comunicazione sul tavolo dei capi di stato e governo al Vertice Ue del 9 e 10 febbraio, entro metà marzo le proposte legislative vere e proprie

    Fabiana Luca</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@fabiana_luca" target="_blank">@fabiana_luca</a> di Fabiana Luca @fabiana_luca
    1 Febbraio 2023
    in Economia
    von der leyen Green Deal Industria

    Bruxelles – Un contesto normativo aggiornato per lo sviluppo dell’industria a zero emissioni, finanziamenti a breve e lungo termine per finanziarli, sviluppo di competenze e accordi commerciali per non perdere la corsa all’approvvigionamento di materie prime considerate critiche per la doppia transizione. Quattro pilastri e un solo obiettivo: lo sviluppo di una industria europea verde, a prova di dipendenze esterne. Ha preso forma oggi (primo febbraio) nelle parole di Ursula von der Leyen il Piano industriale per il Green Deal, annunciato a Davos nelle scorse settimane come la “forte risposta” che l’Unione europea vuole dare al piano Usa contro l’inflazione, l’Inflation Reduction Act (Ira). Un piano di investimenti per le tecnologie verdi da quasi 370 miliardi di dollari varato dal governo statunitense in agosto, che fa preoccupare l’Ue perché potrebbe svantaggiare le imprese europee dal momento che prevede sgravi fiscali per acquistare prodotti americani tra cui automobili, batterie ed energie rinnovabili.

    La presidente della Commissione europea è scesa in conferenza stampa dopo l’adozione della comunicazione (che non ha valore legislativo) messa a punto per contribuire al dibattito che si terrà la prossima settimana al Consiglio europeo del 9 e 10 febbraio, in cui la risposta dell’Ue all’Ira statunitense sarà tema centrale in agenda, insieme alla gestione comune dei flussi migratori. Sulla base del dibattito che si terrà tra i capi di stato e governo, la Commissione Ue dovrebbe presentare “entro metà marzo” le proposte legislative vere e proprie, così da arrivare a una discussione più articolata al Consiglio ordinario del 23 marzo.

    I quattro pilastri dell’industria green europea

    Come anticipato nei giorni scorsi, il piano si fonderà su quattro pilastri. Sul piano normativo, von der Leyen conferma che il nucleo duro di questo piano per l’industria verde sarà il ‘Net-Zero Industry Act’, una Legge europea per l’industria a zero emissioni, sulla scia del ‘Chips Act’ varato da Bruxelles per i semiconduttori. L’atto normativo dovrebbe fissare degli obiettivi produttivi vincolanti entro il 2030, in base ad analisi settoriali specifiche, per quelle tecnologie che vengono considerate chiave per il passaggio allo zero netto, tra cui nella comunicazione vengono menzionate batterie, mulini a vento, pompe di calore, solare, elettrolizzatori (per la produzione di idrogeno rinnovabile) e tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio.

    Un aumento massiccio dello sviluppo tecnologico verde va di pari passo con l’approvvigionamento delle materie prime critiche, utili per la realizzazione delle tecnologie pulite (vedi il litio per le batterie), di cui ora l’Ue dipende per il 98 per cento dalla Cina. Per questo, la comunicazione conferma che a marzo sarà presentato anche il ‘Raw Material Critical Act’ (per ora calendarizzato all’8 marzo), un atto europeo sulle materie prime critiche che dovrebbe concentrarsi sull’estrazione, la lavorazione ma anche il riciclaggio delle materie prime critiche nell’Unione Europea, e sulla ricerca di sostituti. Terza novità legislativa sarà la riforma del mercato elettrico dell’Ue, anche questa attesa nel mese di marzo, che da quanto si legge nella comunicazione si concentrerà sui “contratti di prezzo a lungo termine per consentire a tutti gli utenti di energia elettrica di beneficiare di servizi più prevedibili e minori costi dell’energia rinnovabile”.

    Il secondo pilastro, quello che rischia di creare maggiori fratture tra gli Stati membri, e riguarda i finanziamenti a breve, medio e lungo termine per lo sviluppo delle tecnologie pulite. Da una parte, Bruxelles ha proposto nella comunicazione ai governi una revisione del quadro attuale sugli aiuti di stato per semplificare gli aiuti per la diffusione delle energie rinnovabili e la decarbonizzazione dei processi industriali. La Commissione vuole che la flessibilità degli aiuti di Stato entrata in vigore per un periodo di tempo limitato a causa delle crisi della pandemia nel 2020, sia prorogata e rivista fino al 2025.

    Von der Leyen: “Evitare frammentazione del mercato unico”

    Consapevole che allentare le regole sugli aiuti rischia di creare una frammentazione del mercato unico e una frattura tra gli Stati che hanno lo spazio fiscale per gli aiuti pubblici (di cui la gran parte sono notificati da Germania e Francia) e quelli che non ce l’hanno, come l’Italia, la presidente ha confermato che proporrà un Fondo sovrano europeo per rilanciare l’industria, sfruttando la revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale in programma prima dell’estate 2023. Sulle tempistiche e su come il Fondo sarà finanziato in concreto non c’è nulla di sicuro. “Le discussioni andranno avanti in estate”, ha chiarito von der Leyen, senza sbilanciarsi. In attesa di un Fondo sovrano, Bruxelles evoca soluzioni finanziarie ‘ponte’ sfruttando risorse esistenti da redistribuire, come il piano ‘REPowerEU’ (che secondo von der Leyen avrebbe a disposizione almeno 250 miliardi di euro da poter redistribuire verso l’industria a zero emissioni), il programma InvestEU e iil Fondo europeo per l’innovazione.

    Il terzo e il quarto pilastro del piano riguardano rispettivamente lo sviluppo delle competenze e gli accordi commerciali per non perdere la corsa alle materie prime. Sul piano delle competenze di manodopera ‘verde’, Commissione promette ad esempio di avviare un partenariato di competenze su larga scala per le energie rinnovabili onshore nel quadro del Patto per le competenze entro febbraio 2023 ed entro la fine di quest’anno dar vita a un partenariato per le competenze sulle pompe di calore, portandone avanti un terzo sull’efficienza energetica. L’ultima parte del piano riguarda l’accelerazione degli accordi commerciali, che la Commissione europea ritiene strategici per l’approvvigionamento di materie critiche. “Lavoreremo sulla nostra agenda commerciale”, ha confermato von der Leyen, precisando che l’esecutivo comunitario è al lavoro per concludere accordi con Messico, Cile, Nuova Zelanda e Australia. Il Cile è il secondo produttore al mondo di litio, impiegato per le batterie, e anche l’Australia è uno dei maggiori produttori al mondo. Al vaglio anche un accordo con il Messico e la ripresa delle trattative con il blocco del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) sospese dal 2019.

    Tags: aiuti di statocommissione europeafondo sovranopiano industrialeursula von der leyen

    Ti potrebbe piacere anche

    Baltici Polonia
    Politica

    Baltici e Polonia danno il via alla cooperazione rafforzata di difesa basata sulla “esperienza storica di aggressione” russa

    1 Febbraio 2023
    L'Ue presenta ai governi la proposta di riforma per gli aiuti di Stato. Serve a rispondere alle politiche Usa
    Green Economy

    Vestager: “Riforma Ue aiuti di Stato per rispondere a USA”. Dubbi dell’Italia

    1 Febbraio 2023
    Ue Singapore Breton
    Net & Tech

    L’Ue cerca partner in Asia. Si stringe con Singapore il terzo partenariato digitale su semiconduttori e infrastrutture

    1 Febbraio 2023

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Donald Trump

    Nuova minaccia di Trump all’Ue: dazi del 50 per cento dal primo giugno

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    23 Maggio 2025

    Il presidente Usa non molla la presa, anzi raddoppia rispetto ai dazi del 25 per cento sospesi fino a luglio....

    Il governo americano vieta l'iscrizione degli studenti stranieri all'università di Harvard (Foto: Nick Sortor on X)

    Trump vieta Harvard agli studenti stranieri, l’Ue si mobilita

    di Marco La Rocca
    23 Maggio 2025

    Oltre 6.000 studenti verranno espulsi, Harvard fa causa al governo Usa. Il Consiglio Ue discute ulteriori misure di accoglienza per...

    italia danimarca migranti

    Italia, Danimarca e altri 7 Paesi Ue contro la Cedu: impedisce le espulsioni degli “stranieri criminali”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    23 Maggio 2025

    In una lettera aperta, Meloni e Frederiksen denunciano i limiti imposti alla "capacità di prendere decisioni politiche" e chiedono di...

    Gitanas Nauseda Friedrich Merz

    La Germania sta schierando 5 mila uomini al confine tra Lituania e Russia

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    23 Maggio 2025

    Friedrich Merz vuole rendere l'esercito di Berlino "il più forte d’Europa". E stanzia la 45esima unità corazzata nel Paese baltico...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione