Bruxelles – Disoccupazione stabile, e inflazione in calo. Per l’economia dell’eurozona dati e segnali che offrono motivi di ottimismo, e che si sommano ai dati sulla crescita che scongiurano una recessione nell’ultima parte dell’anno appena concluso. Tra novembre e dicembre 2022 il tasso dei senza lavoro resta stabile, al 6,6 per cento, anche se in termini assoluti in realtà il saldo cresce di 23mila unità. Il dato complessivo, 11.048.000 di senza lavoro è comunque il più basso da settembre 2022. Anche sul fronte della disoccupazione giovanile, rileva Eurostat, le cose restano stabili da un punto di vista di indici (14,8 per cento), ma Paesi come l’Italia registrano una diminuzione del fenomeno.
Agli indici occupazionali a variazione minima si accompagnano quelli dell’inflazione. I dati preliminari dell’Istituto di statistica europea indicano a gennaio un’altra riduzione del costo della vita. Tra l’ultimo mese del 2022 e il primo mese del 2023 l’inflazione risulta ridotta di 0,7 punti percentuali, attestandosi a quota 8,5 per cento (a dicembre era al 9,2 per cento). Il dato si spiega con la flessione dell’energia, il cui tasso è previsto al 17,2 per cento, ridotto rispetto al 25,5 per cento di dicembre. Continua a pesare però il costo delle carrello della spesa. Tra i principali componenti del paniere si registra l’aumento di generi alimentari, alcolici e tabacco (14,1 per cento, in aumento rispetto al 13,8 per cento di dicembre).