Bruxelles – L’Italia scivola sulle politiche per l’anti-riciclaggio. Le direttive in materia sono state recepite nell’ordinamento nazionale, ma attuate in modo “non corretto”. Per questo la Commissione europea ha avviato una procedura d’infrazione notificando al governo Meloni una lettera di messa in mora. Si concedono all’esecutivo due mesi per convincere a non andare avanti col procedimento. Si contesta al Paese l’assenza di appropriati e adeguati registri centrali che garantiscano la conservazione delle informazioni.
E’ questa la prima di una serie di decisioni contenute nel pacchetto mensile di infrazioni. Al sistema Paese si contesta di aver attuato male al regolamento per la lotta all’incitamento al terrorismo su internet. Si è intervenuti per introdurre le leggi, ma non “pienamente” come si sarebbe dovuto. Quindi si è deciso di mettere pressione (non solo all’Italia, visto pari trattamento è stato qui riservato ad altri 21 Stati membri).
All’Italia si contesta inoltre la mancata attuazione corretta della direttiva sul distacco dei lavoratori. Non si sono ancora create le condizioni per evitare casi di discriminazione nei confronti di lavoratori non italiani su suolo nazionale, o piena parità di condizioni per l’accesso al mercato del lavoro. Una problema non solo italiano, visto che complessivamente sono state inviate 17 lettere di messa in mora. Ma l’Italia vede proseguire la procedura avviata nel 2021 per non aver messo mano al riordino dei lettori stranieri universitari. “La la maggior parte delle università non ha adottato le misure necessarie per una corretta ricostruzione della carriera dei lettori”, critica la Commissione. “Di conseguenza la maggior parte di essi non ha ancora ricevuto il denaro cui ha diritto”.
Per tre procedure che si aprono e una quarta che va avanti, una quinta finisce all’attenzione della Corte di giustizia dell’Ue. La Commissione ha deciso di deferire l’Italia per “non aver impedito” l’introduzione di specie esotiche invasive che danneggiano la natura europea. Non è stato attuato il regolamento in materia del 2014,