Bruxelles – Per ora nessun impatto (negativo o positivo) sul mercato, ma non è detto che il tetto al prezzo del gas non avrà alcun effetto sui mercati finanziari in futuro. L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) e l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Acer) hanno pubblicato oggi (23 gennaio) le loro due valutazioni preliminari separate sugli effetti sui mercati finanziari del meccanismo di correzione del mercato, il tetto al prezzo del gas che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 15 febbraio, concludendo di non aver individuato per ora impatti significativi (positivi o negativi) sul mercato che possono essere direttamente attribuiti all’adozione del regolamento. Tuttavia, per entrambe le agenzie questo non esclude che non possa esserci “alcun impatto futuro sui mercati finanziari ed energetici” e dunque hanno proposto una serie di indicatori per continuare a monitorare gli sviluppi del mercato e aiutare a rilevare i potenziali impatti futuri del meccanismo.
I due organismi hanno pubblicato due valutazioni separate, ma hanno collaborato sul tema dell’impatto di mercato del “price cap” sul gas incaricate dalla Commissione europea e dagli Stati membri di fornire una valutazione preliminare sugli effetti della misura di intervento. Nelle due valutazioni si sottolinea che l’entrata in vigore del regolamento ha coinciso con un periodo in cui i prezzi erano notevolmente inferiori rispetto, in particolare, alla seconda metà del 2022. Osservano che il regolamento è entrato in vigore solo un mese fa e dunque non è un periodo molto rappresentativo a causa dei giorni festivi e degli effetti di fine anno. Tuttavia “la copertura di entrambi i dati prima e dopo l’adozione del regolamento consente, in via preliminare, di valutare se gli sviluppi del mercato osservati seguano una tendenza generale più ampia o se l’adozione delle norme abbia innescato nuovi sviluppi o amplificati tendenze esistenti” e la conclusione è che “sembra che le tendenze già presenti prima dell’adozione del regolamento continuino a dominare il contesto di mercato”, si legge.
ESMA & ACER delivered their preliminary reports on the introduction of #MCM.
The 2 reports do not identify any negative effects so far on financial or energy markets caused by the mechanism.
We can now move forward. We will remain vigilant against risks emerging in the future. https://t.co/2QzpDWUgc8
— Kadri Simson (@KadriSimson) January 23, 2023
Per la Commissione europea, le due valutazioni hanno promosso per ora la misura e dunque conferma l’intenzione di andare avanti. Le due valutazioni preliminari sul tetto al prezzo del gas pubblicato oggi dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) e dall’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Acer) “non individuano finora effetti negativi sui mercati finanziari o energetici causati dal meccanismo. Ora possiamo andare avanti. Rimarremo vigili contro i rischi emergenti in futuro”, ha assicurato in un tweet la commissaria europea per l’energia, Kadri Simson. La commissaria aveva chiarito anche in una intervista a Eunews che se dalla valutazione dovesse emergere che i rischi sono superiori ai benefici, il price cap potrebbe essere sospeso ‘ex ante’, ovvero prima di farlo entrare in vigore.
Dopo questa prima valutazione preliminare, Esma e Acer dovranno presentare alla Commissione europea una valutazione degli effetti dell’adozione del meccanismo entro il primo marzo, dopo che il meccanismo sarà entrato in funzione. I ministri europei dell’energia hanno trovato un accordo politico a dicembre per fissare un tetto temporaneo al prezzo del gas di fronte a picchi di prezzo. Il ‘price cap’ si attiverebbe in automatico di fronte a due condizioni contemporaneamente: quando il prezzo del gas sul mercato olandese TTF supera i 180 euro per Megawattora per 3 giorni lavorativi e quando il prezzo TTF mensile è superiore di 35 euro rispetto al prezzo di riferimento del GNL sui mercati globali per gli stessi tre giorni lavorativi. Queste le due condizioni (‘trigger’) per attivare il meccanismo vero e proprio di correzione del mercato (che si attiverà in automatico con solo un “avviso di correzione del mercato” da parte dell’agenzia Acer), che avrà invece una dinamica componente , come richiesto da alcuni Paesi come l’Italia.