Bruxelles – Si apre l’anno di Tallinn Capitale Verde europea. “Il titolo è riservato ai migliori, alle città all’avanguardia nel cambiamento”, ha dato il “la” questa mattina (20 gennaio) il commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius, durante la cerimonia di inaugurazione di un 2023 che vede in prima fila la capitale estone nell’impegno a favore della sostenibilità e della transizione verde nell’ambiente urbano: “Vorrei congratularmi con Tallinn per averlo meritato e augurare alla città un anno pieno di eventi che facciano la differenza per i suoi cittadini e siano di esempio per gli altri“.
Proprio nella capitale dell’Estonia nel maggio del 2006 l’ex-sindaco della città Jüri Ratas lanciava il progetto del Premio Capitale Verde europea e, a 13 anni dalla nascita ufficiale, il titolo approda oggi a Tallinn. A spiccare è in particolare la strategia di sviluppo “Tallinn 2035”, un piano climatico ambizioso che affronta i temi della neutralità del carbonio, dell’adattamento al clima, dell’innovazione, della salute, della mobilità, della biodiversità, dell’economia circolare, dell’energia sostenibile e della produzione alimentare. A questo si somma l’impegno di lunga durata nell’adattamento al clima, con sistemi di gestione delle acque piovane e la rimodellazione delle strade e l’innovativo progetto dell’autostrada degli impollinatori “che creerà spazio per la natura in città”, ha sottolineato il commissario Sinkevičius.
A questo proposito lo stesso titolare per l’Ambiente nel gabinetto von der Leyen ha voluto anticipare qualche pezzo del lavoro legislativo a livello comunitario. “Martedì prossimo [24 gennaio, ndr] presenteremo l’iniziativa Ue sugli impollinatori, parte della nostra risposta all’iniziativa Ue per salvare le api e gli agricoltori”. La prima iniziativa Ue sugli impollinatori selvatici è stata presentata dall’esecutivo comunitario nel 2018, per stabilire obiettivi e azioni che gli Stati membri Ue devono intraprendere per affrontare il declino sul continente e contribuire agli sforzi a livello globale. A questo si aggiunge “una nuova proposta di direttiva per la protezione, la gestione sostenibile e il ripristino dei suoli dell’Ue“, che secondo il calendario dei punti previsti nell’agenda del Collegio dei commissari dovrebbe essere presentata nel pacchetto ‘Sistemi agroalimentari sostenibili e uso delle risorse’ il prossimo 7 giugno. “Abbiamo bisogno dei suoli per il cibo, la natura e la nostra economia”, ha precisato il commissario Sinkevičius, e la Soil Health Law porrà l’obiettivo di “garantire lo stesso livello di protezione dell’acqua”.
Tornando a Tallinn e agli sforzi della città per la transizione verde, la Capitale Verde europea 2023 spicca per la mobilità urbana, tra le più pionieristiche a tutela dell’ambiente. L’obiettivo è quello della ‘città di 15 minuti’, in cui i cittadini possono raggiungere tutte le infrastrutture necessarie al massimo in un quarto d’ora attraverso modalità di trasporto ‘morbide’ (a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici). È dal 2013 che l’accesso ai mezzi pubblici è gratuito, grazie all’esito di un referendum cittadino in cui oltre il 75 per cento dei residenti ha votato a favore. La capitale estone è diventata così la prima in Europa a offrire il trasporto pubblico gratuito, un approccio con obiettivi interconnessi per il 2035 e legati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
La prossima Capitale Verde europea
Nel 2024 il testimone passerà a Valencia, dopo aver superato in finale Cagliari con una strategia giudicata più convincente dalla Commissione Ue sul fronte della sostenibilità. Ma per il 2025 la sfida è già aperta, con il nuovo bando per la Capitale Verde europea pubblicato oggi e rivolto a tutte le città che vogliano mostrare il proprio impegno ecologico e sostenibile. Ci sarà tempo fino al prossimo 30 aprile per presentare domanda, a cui seguirà la valutazione della Commissione Ue su sette indicatori: qualità dell’aria, acqua, biodiversità, aree verdi e uso sostenibile del suolo, rifiuti ed economia circolare, rumore, mitigazione del cambiamento climatico (comprese le prestazioni energetiche) e adattamento ai cambiamenti climatici. Le città di almeno 100 mila abitanti potranno concorrere al Premio Capitale Verde (qui il link), mentre quelle con popolazione inferiore e fino a 20 mila al Premio Foglia Verde (qui il link).