Bruxelles – Una sottocommissione permanente al Parlamento europeo dedicata alla sanità pubblica. La conferenza dei presidenti dell’Europarlamento – che riunisce i presidenti dei gruppi parlamentari – ha deciso ieri (18 gennaio) di dar vita a una sottocommissione per la sanità pubblica, all’interno della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza del Parlamento europeo (ENVI).
A quanto si apprende, l’accordo è stato raggiunto dai tre principali gruppi all’Europarlamento – il Partito popolare europeo (PPE), i Socialisti& Democratici (S&D) e i liberali (Renew Europe) – anche se per i dettagli sul mandato del comitato bisognerà aspettare che i capi gruppo si mettano d’accordo e che il testo finisca in plenaria. Secondo una nota dei liberali, è la pandemia COVID-19 che spinge l’Europarlamento a prendere una decisione in tale direzione, vista la necessità di un’Unione europea della sanità forte e decisiva. Secondo il gruppo, la sottocommissione nascerà come trasformazione del “gruppo di lavoro sulla salute” della ENVI in una sottocommissione per la sanità pubblica.
Dalle poche informazioni finora emerse, la sottocommissione sarà responsabile delle questioni di sanità pubblica, della prevenzione delle malattie trasmissibili e non trasmissibili, delle minacce sanitarie transfrontaliere, dei prodotti medici compresi i prodotti farmaceutici, dei dispositivi medici. Non avrà potere legislativo, che rimarrà nelle mani della commissione ENVI. “Questa commissione contribuirà a intensificare il lavoro sulle questioni di salute pubblica dopo la crisi COVID-19 e le abbiamo imparato da allora”, ha spiegato il presidente della commissione ENVI, Pascal Canfin. “Abbiamo fatto della salute pubblica una priorità europea. Il nostro piano per combattere il cancro e lo sviluppo di vaccini di successo ha reso la salute una priorità per gli anni a venire”, ha commentato il capo gruppo dei Popolari Manfred Weber, annunciando in un tweet la nascita della sottocommissione.
Great news we finally got agreement (despite Green opposition!) to establish a permanent subcommittee on Health @Europarl_EN. We have made public health a European priority. Our plan to fight cancer and successful vaccine development has made health a priority for years to come.
— Manfred Weber (@ManfredWeber) January 18, 2023
Complice la pandemia da Covid-19, l’Unione europea ha avviato da un paio di anni una profonda riflessione sulla necessità di rafforzare il ruolo dell’Ue in alcune materie in cui ha scarse o poche competenze rispetto agli Stati membri, come la salute. La strategia si chiama Unione della Salute, che conta tre novità legislative importanti: il rafforzamento del mandato dell’Agenzia europea dei medicinali (EMA), quello dell’ECDC di Stoccolma per conferirgli più margine di manovra per raccogliere dati da parte degli Stati ed emettere raccomandazioni e una nuova proposta di legge per far fronte in maniera unitaria alle minacce sanitarie transfrontaliere. Questi tre pilastri sono suggellati dalla nascita della nuova HERA, l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie.
Da quando oltre due anni fa la pandemia è iniziata, l’Europarlamento ha dato vita già a due commissioni speciali (dunque solo temporanee) con mandati specifici e limitati nel tempo: una è la commissione COVI, nata per “apprendere le lezioni dalla pandemia”, mentre l’altra, BECA, si occupa di attuare il piano dell’UE per sconfiggere il cancro. Le sottocommissioni, come le commissioni speciali, non hanno potere legislativo diretto e dunque la nascita della nuova sottocommissione potrebbe aiutare a mettere a fuoco con maggiore attenzione alcune questione, ma nella pratica, dal punto di vista legislativo, non servirà ad approvare documenti.