Bruxelles – Una nuova riserva strategica per rispondere a possibili crisi chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari sul territorio dei Ventisette e dei Paesi partner attraverso il Meccanismo di protezione civile Ue. La Commissione Europea ha stanziato oggi (17 gennaio) 242 milioni di euro in Finlandia per lo sviluppo della prima riserva strategica rescEu specializzata nei quattro settori critici, un passo decisivo per lo stoccaggio di contromisure mediche da utilizzare nelle emergenze sanitarie.
Istituita nel quadro del meccanismo rafforzato di protezione civile Ue e ulteriormente elaborata con l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera), la riserva strategica Cbrn includerà contromisure mediche critiche, come vaccini e antidoti, dispositivi e attrezzature di risposta sul campo, per garantire prevenzione, protezione e risposta a situazioni ad alto rischio chimico, biologico, radiologico o nucleare. I finanziamenti saranno utilizzati anche per la formazione del personale, assicurando che le capacità e le squadre siano interoperabili e possano essere dispiegate ovunque in Europa.
“La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha confermato la necessità di rafforzare la preparazione dell’Unione Europea”, ha spiegato il commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič: “Le riserve Cbrn forniranno un’importante rete di sicurezza che consentirà una risposta rapida e coordinata a livello europeo”. Non è un caso il riferimento all’invasione russa dell’Ucraina. Nel corso degli ormai 11 mesi di guerra Bruxelles ha fornito a Kiev oltre 50 milioni di euro in assistenza medica, chimica, biologica, radiologica e nucleare attraverso le riserve rescEu della Protezione civile Ue: antidoti, compresse di ioduro di potassio, broncodilatatori, concentratori, attrezzature per unità di terapia intensiva e per la decontaminazione e rilevatori chimici.
Cos’è il Meccanismo di protezione civile Ue
Istituito nel 2001 dalla Commissione, il Meccanismo di protezione civile Ue è il mezzo attraverso cui i 27 Paesi membri e altri 8 Stati partecipanti (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Islanda, Macedonia del Nord, Montenegro, Norvegia, Serbia e Turchia) possono rafforzare la cooperazione per la prevenzione, la preparazione e la risposta ai disastri, in particolare quelli naturali. Una o più autorità nazionali possono richiedere l’attivazione del Meccanismo quando un’emergenza supera le capacità di risposta dei singoli Paesi colpiti: la Commissione coordina la risposta di solidarietà degli altri partecipanti con un unico punto di contatto, contribuendo almeno a tre quarti dei costi operativi degli interventi di ricerca e soccorso e di lotta agli incendi. In questo modo vengono messe in comune le migliori competenze delle squadre di soccorritori e si evita la duplicazione degli sforzi. In 21 anni di attività, il Meccanismo di protezione civile Ue ha risposto a oltre 600 richieste di assistenza all’interno e all’esterno del territorio dell’Unione.
Il Meccanismo comprende un pool europeo di protezione civile Ue, formato da risorse pre-impegnate dagli Stati aderenti, che possono essere dispiegate immediatamente all’occorrenza. Il centro di coordinamento della risposta alle emergenze è il cuore operativo ed è attivo tutti i giorni 24 ore su 24. A questo si aggiunge la riserva rescEu, una flotta di aerei ed elicotteri antincendio (oltre a ospedali da campo e stock di articoli medici per le emergenze sanitarie) per potenziare le componenti della gestione del rischio di catastrofi: nel corso della scorsa estate la Commissione ha finanziato anche il mantenimento di una flotta antincendio rescEu aggiuntiva in stand-by, messa a disposizione da Italia, Croazia, Francia, Grecia, Spagna e Svezia, e la riserva medica di attrezzature e dispositivi di protezione in Belgio, Croazia, Danimarca, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Romania, Slovenia, Svezia e Ungheria. Con i 242 milioni di euro stanziati in Finlandia è iniziata una nuova fase del Meccanismo di protezione civile Ue, per lo sviluppo della riserva contro incidenti chimici, biologici, radiologici e nucleari.