Bruxelles – Sicurezza e circolazione stradale, l’Europa accende ancora i riflettori sulle regole dell’Italia. La Corte di giustizia dell’Ue ha bocciato il decreto Sicurezza del governo Lega-Cinque Stelle che prevedeva, tra le altre cose, il divieto di circolazione per i cittadini residenti in patria con auto che hanno targhe diverse da quella italiana. Un riforma del codice della strada scattata col decreto, su cui però il Paese ha dovuto fare un passo indietro. Ad ogni modo le misure di correzione potrebbero non andare bene. “La Commissione ha ricevuto denunce anche contro le nuove norme e ne sta attualmente valutando la compatibilità con il diritto dell’Ue“, fa sapere il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo a un’interrogazione parlamentare a nome del collegio.
Gentiloni riconosce comunque che le autorità italiane non sono rimaste a guardare. Dopo la bocciatura dei giudici di Lussemburgo, l’Italia “ha abrogato tali disposizioni e ha introdotto nuove norme con l’obiettivo di allineare la propria legislazione al diritto comunitario”. La Commissione ora procederà alle valutazioni del caso.