Bruxelles – Il 2023, l’anno europeo dedicato alle competenze, comincia nel segno dell’innovazione digitale: oggi (10 gennaio) la Commissaria Ue per l’innovazione e la ricerca, Mariya Gabriel, ha presentato la nuova piattaforma online dell’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (Eit), un campus virtuale dove i cittadini europei potranno trovare facilmente e combinare i corsi di cui hanno bisogno per migliorare le proprie competenze.
Secondo la commissaria, Virtual Campus rappresenta “una freccia in più all’arco dell’Unione” al servizio della doppia transizione verde e digitale, basata sul learner-centered approach, modello educativo che sposta il focus delle attività dagli insegnanti agli studenti, insistendo sulla capacità di questi ultimi di risolvere autonomamente problemi. È questo il credo di Martin Kern, direttore dell’Eit, convinto che non possa esserci innovazione “solo con la tecnologia, ma anche con l’educazione: è necessario attrezzare gli studenti dall’inizio con competenze imprenditoriali, per trasformare le loro idee in soluzioni per le grandi sfide che affrontiamo in Europa”.
Al momento del lancio i corsi presenti sulla piattaforma sono 63, ma con un milione e mezzo di budget dedicato fino al 2025 l’obiettivo è arricchire il campus fino a raggiungere 250 proposte formative e un milione e mezzo di utenti unici. Minicorsi da un ora, seminari estivi, corsi di formazione professionale, a cui nei prossimi mesi si aggiungeranno master e dottorati. I temi, ha raccontato Maria Tsavachidis, Ceo della sezione Urban Mobility dell’Eir, “spaziano da costruire una città ciclabile a coinvolgere la cittadinanza nella prevenzione dei cambiamenti climatici, dalla produzione sostenibile di cibo all’economia circolare”.
Virtual Campus è stato disegnato per integrare tutte le attività educative delle 9 diverse comunità di innovazione dell’Eit, nuclei dinamici composti da aziende leader e laboratori di ricerca, ognuno rivolto a trovare soluzioni a una specifica sfida globale. “Le transizioni verde e digitale richiedono una conversione in tutti i settori -ha ricordato ancora Tsavachidis-, dobbiamo dare alle persone nuove competenze per affrontare con successo questi cambiamenti”. L’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia, che da 15 anni gioca un ruolo importante nell’integrazione di ricerca, formazione e mondo aziendale, conta oggi più di 3 mila partner tra università, imprenditori e industrie: secondo il suo direttore Martin Kern, l’ecosistema intorno all’Eit è cresciuto a tal punto che “il futuro dell’innovazione europea non può più essere distinto dall’Eit”.