Bruxelles – Un incontro di poco più di un’ora per fare il punto sulle sfide e le priorità comuni di Roma e Bruxelles. A due mesi dal primo viaggio di Giorgia Meloni nella capitale dell’Europa in qualità di prima ministra italiana, questa volta è stata la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a farsi ospitare oggi (9 gennaio) a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio dei ministri per un colloquio a vis-à-vis su migrazione, energia e Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il bilaterale si è svolto subito dopo l’intervento della stessa numero uno dell’esecutivo comunitario alla presentazione del libro La saggezza e l’audacia con i discorsi dell’ex-presidente del Parlamento Ue David Sassoli.
“Un piacere incontrare oggi a Roma Giorgia Meloni“, ha scritto – in italiano – la presidente von der Leyen in un tweet al termine del confronto, rendendo noti i temi sul tavolo “in vista del prossimo Consiglio Europeo” straordinario del 9-10 febbraio. “Abbiamo discusso di come continuare a sostenere l’Ucraina, garantire un’energia sicura e accessibile, aumentare la competitività dell’industria europea e fare progressi sul Patto per la migrazione”, ha precisato la leader dell’esecutivo comunitario, toccando tutti i temi più urgenti non solo per la Commissione, ma anche per l’Italia. Non è un caso se von der Leyen e Meloni hanno “anche discusso dell’implementazione del Pnrr”, il Piano nazionale di ripresa e resilienza su cui il governo a trazione Fratelli d’Italia vorrebbe rimettere mano.
Nel corso dell'incontro, oggi a @Palazzo_Chigi, tra @GiorgiaMeloni e @vonderleyen è stato inoltre riaffermato l’impegno del nostro Governo sul #PNRR ed espressa soddisfazione per la firma, prevista domani a #Bruxelles, della Dichiarazione congiunta #UE–#NATO. pic.twitter.com/XczLFtzLKu
— Raffaele Fitto (@RaffaeleFitto) January 9, 2023
In una nota di Palazzo Chigi è stato confermato che “l’incontro odierno, svoltosi con la partecipazione del ministro Raffaele Fitto, ha rappresentato un’ottima occasione per uno scambio di vedute” in preparazione del vertice dei leader Ue di febbraio, “dedicato in particolare all’economia e alla migrazione”, mentre la premier Meloni ha “riaffermato l’impegno del governo italiano sul Pnrr”. Oltre ai dossier più pesanti sul tavolo delle due leader “è stata anche condivisa la condanna per gli atti violenti in Brasile e la solidarietà alle istituzioni democratiche del Paese” – dopo l’assalto alle sedi delle istituzioni nazionali a Brasilia da parte di migliaia di sostenitori dell’ex-presidente Jair Bolsonaro – ed è stata espressa “soddisfazione per la firma della Dichiarazione congiunta Ue-Nato, prevista domani a Bruxelles”.
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L’incontro Meloni-von der Leyen tra migrazione e Pnrr
Il tema più urgente è quello della migrazione e asilo. A proposito del decreto-legge del 2 gennaio – che impatta pesantemente l’attività di ricerca e soccorso da parte delle Ong nel Mediterraneo centrale – il governo Meloni ha ricevuto l’avvertimento giovedì scorso (5 gennaio) dal gabinetto von der Leyen che “salvare vite in mare è un obbligo morale e legale” e che “indipendentemente da quello che l’Italia sta facendo, deve essere rispettata la legge internazionale“, in particolare sul fatto che “i cittadini dei Paesi terzi presenti nel territorio degli Stati membri, comprese le acque territoriali, devono poter fare richiesta di asilo”. A questo si aggiunge la necessità di far avanzare il Patto per la migrazione e l’asilo presentato dalla Commissione nel settembre 2020. La presidenza di turno svedese del Consiglio dell’Ue ha già avvertito che “non sarà completato” durante questo semestre, ma che in ogni caso “faremo sicuramente avanzare il lavoro con piena forza” a partire dalla tabella di marcia dei co-legislatori per chiudere tutti i file entro la primavera del 2024.
Sul fronte del Piano nazionale di ripresa e resilienza è arrivata a Bruxelles martedì scorso (3 gennaio) la terza richiesta di pagamento pari a 19 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti, la prima inviata dal governo Meloni. L’esecutivo Ue guidato da von der Leyen sta ora vagliando il completamento di tutte le 55 tappe e obiettivi del Pnrr italiano per il 2022 e, se il responso sarà positivo, procederà al versamento della nuova tranche di pagamenti, facendo salire a 85,9 miliardi di euro (su 191,6) i fondi a disposizione del Paese. Parallelamente, l’obiettivo del governo Meloni è quello di arrivare a possibili integrazioni del Pnrr da concordare con la Commissione: l’intenzione non è quella di “riscrivere” o “stravolgere” il Piano, ma aggiornarlo di fronte agli scenari mutati dalla guerra, in particolare sul piano energetico.