Bruxelles – Il 24esimo vertice Ue-Ucraina in programma il prossimo 3 febbraio si svolgerà a Kiev. Ora la conferma arriva anche dalle istituzioni comunitarie, dopo una settimana di incertezza sulla sede ufficiale dell’evento: “Il vertice si svolgerà in Ucraina, lavoreremo per avvicinare quanto più possibile” il Paese “all’Unione Europea”, ha confermato questa mattina (9 gennaio) l’ambasciatore svedese Lars Danielsson, capo della rappresentanza svedese presso l’Ue, durante l’evento di presentazione alla stampa europea del semestre di presidenza di turno del Consiglio dell’Ue.
Come già anticipato martedì scorso (3 gennaio), la decisione è stata presa nel corso del confronto telefonico tra la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il leader dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “Le parti hanno discusso i risultati attesi del prossimo vertice Ucraina-Ue che si terrà il 3 febbraio a Kiev e hanno concordato di intensificare i lavori preparatori”, aveva specificato un comunicato della presidenza ucraina. Una comunicazione fino a oggi non confermata dai portavoce delle istituzioni comunitarie, mentre lo scorso 22 dicembre al presidente Zelensky era arrivato un invito a visitare Bruxelles da parte della presidenza del Consiglio Ue.
“Dobbiamo continuare con l’assistenza umanitaria, economica e militare“, ha sottolineato alla stampa l’ambasciatore svedese, tratteggiando le priorità di Bruxelles per il vertice Ue-Ucraina. A questo si aggiunge l’azione europea contro l’aggressione militare da parte di Mosca. “Dobbiamo lavorare sulla responsabilità dei crimini di guerra, continuare a congelare asset russi e vedere se e come è possibile utilizzarli per la ricostruzione dell’Ucraina”, ha ribadito l’ambasciatore Danielsson: “Resta sul tavolo la possibilità di ulteriori sanzioni” nei confronti della Russia di Vladimir Putin.
Il vertice Ue-Ucraina
Tradizionalmente i vertici nel quadro dell’Accordo di Associazione Ue-Ucraina si svolgono annualmente con un’alternanza tra Bruxelles e Kiev: l’ultimo vertice Ue-Ucraina – quello del 12 ottobre 2021 – si era svolto proprio nella capitale dell’Ucraina. L’evento previsto per il 2022 non ha avuto luogo a causa dello scoppio della guerra russa sul suolo ucraino il 24 febbraio e l’aumento della frequenza dei contatti diretti tra i leader delle rispettive parti. A tutti i Consigli Europei ordinari e straordinari (sette tra febbraio e dicembre) il presidente Zelensky si è sempre rivolto ai capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri Ue in videoconferenza.
Il 23esimo vertice Ue-Ucraina a Kiev, svoltosi quattro mesi prima dell’inizio dell’invasione russa – si era concluso con il fermo sostegno delle istituzioni comunitarie all’indipendenza e territoriale del Paese e l’estensione delle sanzioni economiche contro la Russia per l’annessione illegale della Crimea del 2014. Un impegno che si è concretizzato nei fatti a livello finanziario, umanitario e militare nel corso dei dieci mesi di guerra che hanno seguito il 24 febbraio 2022, compresi nove pacchetti di sanzioni economiche contro Mosca.
Significativo anche l’obiettivo dichiarato un anno e mezzo fa di raggiungere l’indipendenza energetica da Mosca e di aumentare la cooperazione sul fronte dell’approvvigionamento del gas con il partner ucraino: due parole d’ordine per l’Unione Europea nel corso di tutto l’anno in risposta alle conseguenze della guerra russa. Nel 2022 hanno trovato compimento anche gli accordi tra Bruxelles e Kiev dell’ultimo vertice Ue-Ucraina sui programmi Ue di ricerca e innovazione Horizon Europe ed Euratom.