Bruxelles – Tempismo non dei migliori, quello scelto dall’Alto rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, per compiere una visita ufficiale di due giorni in Marocco, Paese implicato nello scandalo di presunta corruzione che sta sconvolgendo il Parlamento europeo. Domani (5 gennaio) Borrell incontrerà a Rabat il Capo del Governo, Aziz Akhannouch, il Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e degli Espatriati marocchini, Nasser Bourita, e una delegazione di interlocutori istituzionali della società marocchina e attori economici. Il giorno seguente l’Alto rappresentante terrà un discorso a professori e studenti dell’Università euromediterranea di Fez.
“La visita in Marocco è stata pianificata da tempo, ci sono temi di cui dobbiamo discutere”, ha dichiarato il portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna, Peter Stano, cercando di spegnere sul nascere le polemiche per la scelta della Commissione Ue di non attendere le conclusioni delle indagini della magistratura belga prima di incontrare il partner mediterraneo. “Non dimentichiamoci che ci sono accuse, ma non ancora prove e conclusioni”, ha ricordato Stano riportando la posizione della Commissione, secondo cui “non si può giudicare solamente basandosi sulle accuse“.
Non sussistono ragioni, per l’esecutivo comunitario, per cancellare una visita che sarà l’occasione per un approfondimento sull’attuazione del partenariato UE-Marocco, anche nella prospettiva della nuova Agenda mediterranea. “Il Marocco è un partner molto importante, vogliamo migliorare la cooperazione in settori di interesse reciproco, ma anche sollevare preoccupazioni da parte nostra e loro”, ha confermato ancora Peter Stano. Questioni regionali e internazionali di interesse comune e di particolare importanza nel difficile contesto globale, condizionato dalla guerra russa contro l’Ucraina.
Per il momento, il Qatargate può dunque aspettare, nonostante la richiesta del giudice istruttore Michel Claise di revocare l’immunità parlamentare all’eurodeputato Andrea Cozzolino, presidente della delegazione per le relazioni con il Magreb: “Abbiamo totale fiducia nel lavoro della magistratura belga e quando avremo i verdetti e le prove, agiremo di conseguenza“, ha concluso il portavoce dell’Alto rappresentante. Borrell che, a conferma della politica dell’esecutivo comunitario, il 20 dicembre scorso, aveva già incontrato in Giordania il ministro degli Esteri del Qatar.