Bruxelles – Economia, finanza, politica, cronaca. Tanti e tutti diversi gli avvenimenti del 2022 per l’Unione europea e i suoi Stati membri. Non è facile cercare di condensarli tutti insieme, né fare una selezione dei più significativi. Dodici mesi non sono pochi, e non c’è dubbio che quello che volge al termine sia stato un anno ricco di appuntamenti, avvenimenti e brutte sorprese. A cominciare dall’aggressione russa dell’Ucraina.
Eunews continua nel suo ormai tradizione esercizio di selezione degli eventi che si ritengono significativi, sempre nel rispetto della formula di questo esercizio. Ecco, dunque, il 2022 dell’Ue dalla A alla Z secondo Eunews:
ALLARGAMENTO: sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina, il 23 giugno i capi di Stato e di governo dell’UE riconoscono a Ucraina e Moldova lo status di Paese candidato all’adesione all’Ue. Anche la Georgia ottiene la promessa di un avvenire a dodici stelle, ma la situazione è diversa deve rispondere a regole e procedure diverse. Ad ogni modo si dichiara ufficialmente che questi tre Paesi non sono più satelliti di Mosca. Anche alla Bosnia ed Erzegovina viene riconosciuto lo status di Paese candidato all’adesione, durante il Consiglio Europeo del 15 dicembre.
L’allargamento non riguarda solo l’Ue. Dal 2023 l’area Schengen vedrà l’ingresso della Croazia, mentre Romania e Bulgaria sono state momentaneamente bloccate dal veto di Austria e Paesi Bassi. Anche la Nato, a cui aderiscono 21 Stati membri dell’Unione europea, conosce un ampliamento a seguito delle manovre militari russe. Svezia e Finlandia rinunciano alla loro neutralità e fanno richiesta di adesione, concessa dopo un braccio di ferro con la Turchia.
BALCANI OCCIDENTALI: i sei Paesi balcanici (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia) sono al centro dell’attenzione di Bruxelles in particolare per il rischio di destabilizzazione da parte della Russia. Oltre ai due vertici Ue-Balcani Occidentali di Bruxelles (23 giugno) e Tirana (6 dicembre), l’intensificarsi delle relazioni ha portato all’apertura dei negoziati di adesione con Albania e Macedonia del Nord, alla concessione dello status di Paese candidato alla Bosnia ed Erzegovina e alla richiesta di adesione del Kosovo. Sotto l’occhio delle istituzioni comunitarie il mancato allineamento di Serbia e Bosnia ed Erzegovina alle sanzioni internazionali contro Mosca.
COMUNITA’ POLITICA EUROPEA: è il progetto promosso dal presidente francese Emmanuel Macron per sviluppare una maggiore cooperazione tra l’Ue e i Paesi europei che non vi fanno parte, in particolare Turchia, Regno Unito, Montenegro. In tempi di sconvolgimenti e rimescolamenti geopolitici si gioca la carta di nuove alleanze.
DIRETTORE CAVALIERE: il 27 gennaio il direttore e fondatore di Eunews, Lorenzo Robustelli, riceve le insegne di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia, onorificenza concessa dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Robustelli “si è posto come obiettivo quello di accompagnare le aziende italiane in una migliore comprensione dei processi decisionali europei e di facilitare il dialogo tra l’Italia e i principali referenti dell’UE”, attraverso il suo quotidiano lavoro alla guida di Eunews. Un riconoscimento personale e professionale, che conferisce ancor più autorevolezza e prestigio alla testata. Dalla tutta la redazione le più vive e sentite congratulazioni!
ENERGIA: una delle parole chiave di questo 2022. Sulla scia del conflitto russo-ucraina e la risposta dell’Ue all’aggressione di Mosca, si apre una crisi energetica legata allo stop delle forniture di gas e il rincaro dei prezzi. L’Ue si vede costretta a rivedere le sue politiche di approvvigionamento. Si siglano contratti con gli Stati Uniti per il gas naturale liquefatto (Gnl), e i governi si dicono d’accordo ad accelerare la transizione sostenibile per la produzione da fonti rinnovabili. Il 19 dicembre il consiglio Energia dà il via libera e nuove regole per velocizzare le concessioni in questo settore.
FORMOSA: il 2022 è anche l’anno che vede il riacutizzarsi le tensioni tra la Cina e Taiwan. A inizio agosto la presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, sull’isola di Formosa. Pechino non gradisce, e organizza operazioni militari nel mar cinese del sud. Il G7 condanna, e l’Ue fa lo stesso. Il governo della repubblica popolare richiama gli ambasciatori a Pechino, inclusi quelli Ue. Le tensioni aumentano come non mai, e il mondo si ricorda della mai risolta questione delle due Cine, la Repubblica di Cina (o Taiwan) e la Repubblica Popolare Cinese. Per quest’ultima la Cina è una sola, e l’isola di Formosa torna ad essere motivo di contrapposizione. Il 12 settembre il Parlamento europeo vota un risoluzione con cui esorta a intensificare relazioni e rapporti con Taiwan.
GUERRA IN UCRAINA: il 24 febbraio la Russia invade l’Ucraina. E’ l’avvenimento che sconvolge tutti e tutto. L’agenda a dodici stelle si ridisegna di conseguenza. L’Ue risponde con sei pacchetti di sanzioni senza precedenti. Bando al petrolio e al carbone russi, banche russe escluse dai circuiti bancari internazionali, confische di denaro e beni degli oligarchi detenuti in banche e territorio comunitario. Per la prima volta l’Unione europea, progetto di pace, rifornisce un Paese di armi e sistema di difesa.
HIGH INFLATION: ovvero “alta inflazione”. Una delle espressioni più usate, sentite, ripetute nel corso del 2022. Complice la guerra in Ucraina e il rincaro dei prezzi dell’enegia, il costo della vita aumenta dappertutto, arrivando anche a doppia cifra. Nell’Eurozona sfonda quota 10 per cento. Commissione Ue e Bce non nascondono preoccupazioni per le ricadute per l’economia e per il breve-medio termine. La situazione rischia di non mutare nel 2023. La Banca centrale europea aumenta i tassi con l’intento di far raffreddare il costo della vita. Ma per chi ha mutui questo vuol dire rate più onerose.
ISS: è la sigla per “International Space Station”. Il 2022 vede l’Agenzia spaziale europea (Esa) conferire a Samantha Cristoforetti il ruolo di comandante della stazione spaziale internazionale. E’ la prima volta che tale incarico viene affidato ad una donna, e l’italiana scrive la storia. Per l’occasione il 14 settembre la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, organizza una conferenza Terra-Spazio per i complimenti di rito e una breve chiacchierata. L’astronauta partecipa con una bandiera dell’Unione europea.
KOSOVO: il 2022 ha visto riaccendersi le tensioni diplomatiche tra Pristina e Belgrado, in particolare nel nord del Kosovo per l’introduzione dell’obbligo di sostituire le targhe serbe (largamente utilizzate dalla minoranza serba nel Paese) con quelle kosovare. Il 24 novembre si è raggiunto un accordo di compromesso grazie alla mediazione dell’Ue ma, mentre una proposta franco-tedesca punta a raggiungere un’intesa definitiva nel 2023, la situazione rimane delicata lungo la frontiera tra Serbia e Kosovo.
LISTA MATERIE PRIME CRITICHE: l’insieme di cui l’Ue ha bisogno per rilanciare le proprie economia e competitività. Litio, cobalto, terre rare: è qui che l’Unione deve intervenire. Il 2022 è l’anno in cui l’esecutivo comunitario lavora alla definizione di una strategia che consenta l’accesso alle risorse fondamentali per le ambizioni digitali, ambientali e di difesa dell’Europa. Una buona fetta del futuro geopolitico si gioca qui. Attualmente la Cina attualmente produce l’86 per cento della fornitura mondiale di terre rare. L’Ue importa il 93 per cento del magnesio dalla Cina, il 98 per cento del borato dalla Turchia e l’85 per cento del niobio dal Brasile. La Russia produce il 40 per cento del palladio mondiale. Il 14 settembre l’annuncio dell’Atto per le materie prime strategiche. L’Ue inizia a fare la lista di ciò che va trovato altrove per non finire in nuove dipendenze.
MORTE SASSOLI: il 2022 si apre con la morte del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. E’ l’11 gennaio. Muore dopo un ricovero per polmonite. Eletto alla guida dell’istituzione comunitaria il 3 luglio 2019, si distingue per le sue battaglie con il Consiglio. Mette il Parlamento al centro dell’agenda politica e decisionale del suo mandato, e difende con forza il progetto comunitario. “L’Unione europea non è un incidente della storia” è una della sue affermazioni di maggiore forza, rilanciata ovunque e in più occasioni.
NUOVI ASSETTI: il 2022 segna una nuova composizione politico-partitica nell’Ue, sulla scia delle tante elezioni tenute negli Stati membri. In Slovenia il voto di aprile vede l’affermazione del leader liberale ecologista Robet Golob, che ha la meglio sul premier uscente Janez Jansa. Il Ppe perde un leader, Renew ne acquista uno. In Svezia la tornata elettorale di settembre, nonostante l’affermazione del partito socialdemocratico, produce una coalizione di centro destra e l’insediamento a primo ministro di Ulf Kristensson, leader del partito conservato Ms, mentre in Italia si afferma Giorgia Meloni. In Consiglio europeo siedono quindi 9 leader Ppe (Austria, Cipro, Croazia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Romania, Slovacchia, Svezia), 6 leader sociademocratici (Danimarca, Finlandia, Gemania, Malta, Portogallo, Spagna), 6 leader liberali (Belgio, Estonia, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovenia), 3 conservatori (Italia, Polonia, Repubblica ceca), e 3 indipendenti (Bulgaria, Lituania, Ungheria).
OCEAN VIKING: a novembre si consuma lo strappo tra Italia e Francia sui richiedenti asilo. Il governo italiano impedisce alla nave della ong di fare porto, costringedola ad attraccare a Tolone. La questioni dell’immigrazione torna prepotentemente nell’agenda dell’Ue.
‘PRESIDENTA’ DEL CONSIGLIO: le elezioni politiche italiane del 25 settembre vedono l’affermazione di Fratelli d’Italia. In virtù di partito più votato, la leader Giorgia Meloni ottiene l’incarico di formare e guidare il governo diventando così la prima donna a palazzo Chigi nella storia dell’Italia repubblicana. La sua avventura inizia il 22 ottobre.
QATARGATE: agli inizi di dicembre a Bruxelles scattano perquisizioni e fermi nell’ambito di un’inchiesta condotta dalle forze della polizia belga su presunta corruzione dal Qatar per pilotare le decisioni politiche ed economiche nei confronti dello Stato del golfo. La vicenda travolge Eva Kaili, rimossa dal ruolo di vicepresidente del Parlamento europeo il 13 dicembre. Coinvolti anche l’ex eurparlamentare Antonio Panzeri e il già segretario dell’Etuc, Luca Visentitni. Gli inquirenti entrano in Parlamento europeo e appongono i sigili agli uffici di diversi assistenti parlamentari. In pochi giorni la vicenda si allarga. L’immagine dell’istituzione è compromessa.
REGINA ELISABETTA: l’8 settembre, nel castello di Balmoral, muore a 96 Elisabetta II, la sovrana più longeva di tutti i tempi del Regno Unito di Gran Bretagna, Irlanda del Nord e del Commonwealth. Il cordoglio della politica a dodici stelle è unanime. L’Unione europea la ricorda per il discorso pronunciato nell’Aula del Parlamento nel 1992, subito dopo la firma dei trattati di Maastricht. Incoronata regina nel 1952, ha traghettato il Regno dentro e fuori l’Unione europea. La Corona non ha competenze in materia di politica estera né può sbilanciarsi sulle decisioni prese dal governo,ma fonti vicine alla famiglia reale hanno confermato però più volte ai tabloid britannici la delusione della sovrana per la classe dirigente che, con diverse responsabilità, ha portato alla fine dell’adesione del Regno Unito al progetto comunitario, iniziato nel 1973,
STRETTO DI MESSINA: il 2022 è il rilancio in grande stile del ponte sullo stretto. Il governo Meloni, e il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Matteo Salvini, avviano con la Commissione europea i negoziati per includere l’infrastruttura tra le opere da finanziarie nell’ambito della strategia europea per le grandi reti Ten-T. A dicembre Salvini conferma la disponibilità di Bruxelles, dietro progetto convincente, a valutare il finanziamento degli studi di fattibilità.
TASSA SUL CARBONIO: a pochi istanti dal giro di boa i negoziatori europei di Parlamento e Consiglio Ue hanno raggiunto, il 13 dicembre, un accordo storico (e provvisorio) per tassare le emissioni di carbonio importate nella Ue, attraverso un meccanismo speculare e complementare al mercato europeo del carbonio, il Meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere (CBAM). Una volta in funzione, il meccanismo obbligherà gli importatori ad acquistare certificati di CO₂, come fanno le industrie europee nel sistema europeo del carbonio, e porterà a eliminare definitivamente tutte le quote gratuite che ancora vengono rilasciate per non svantaggiare troppo le imprese europee dalla concorrenza internazionale. Il ‘Meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere’ (CBAM) è uno dei fascicoli più importanti del ‘Fit per 55′, il pacchetto sul clima presentato a luglio 2021 dalla Commissione europea per abbattere le emissioni di CO2 del 55 per cento entro il 2030 come tappa intermedia per arrivare a zero emissioni nette entro la metà del secolo.
UNGHERIA: il 2022 è l’anno in cui lo scontro tra Ungheria ed Unione europea raggiunge il livello più alto nella storia, e culmina nella risoluzione con cui il Parlamento europeo, il 15 settembre, sostiene che lo Stato membro “non è più una democrazia” bensì “un’autocrazia elettorale”. In precedenza, tra luglio e agosto, si consuma lo strappo tra Budapest e le altre istituzioni. Il primo ministro Viktor Orban pronuncia un discorso in cui fa menzione di razza ungherese. Una sua fedele collaboratrice si dimette con effetto immediato e irrevocabile. E’ il 23 luglio. L’1 agosto le critiche della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e a cui si aggiungono quelle del ministro per gli affari europei di Lussemburgo.
VOCE AI CITTADINI: il 9 maggio si conclude la conferenza sul futuro dell’Europa. L’esercizio senza precedenti per coinvolgere la società civile nel processo di definizione delle politiche comuni partorisce 49 proposte. Un “mandato” per i governi a cambiare l’Ue e la sua struttura. Tra le proposte, quella di una riforma dei trattati, che si scontra con la contrarietà di 13 Stati membri.
ZONA EURO: l’1 giugno la Commissione europea pubblica la sua opinione sulla Croazia, ed è via libera: Zagabria può adottare l’euro dall’1 gennaio 2023. Consiglio e Parlamento non hanno nulla da obiettare. A luglio viene fissato il tasso di cambio: 7,53450 kune per euro. Il 2022 segna un nuovo allargamento dell’unione monetaria.
Con il 2022 termina anche il prezioso lavoro di Nicola Corda a Eunews. Nicola è stato chiamato a nuove ambiziose sfide professionali. Dalla redazione tutta i migliori e più affettuosi auguri per la sua nuova avventura e un grazie per la dedizione con la quale ha svolto il suo lavoro.
Auguri anche al nuovo arrivato, Simone de la Feld, che rinforza la redazione di Bruxelles.