Bruxelles – Il governo Meloni incassa il via libera della Commissione Ue alla legge di bilancio. Il dato politico di rilievo è certamente questo per un esecutivo tricolore attorno a cui ci sono grandi aspettative e interesse. La manovra “nel complesso è in linea” con le raccomandazioni del Consiglio. Il giudizio complessivo è dunque positivo, anche perché le priorità principali sono soddisfatte. Si tengono i conti sotto controllo e si investe laddove si richiede. “L‘Italia limita la crescita della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale e prevede di finanziare gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicurezza energetica”, il parere di Bruxelles.
La Commissione europea però guarda con occhio critico le misure per contrastare l’evasione fiscale e la riforma delle pensioni. L’esecutivo comunitario è del parere che l’Italia “non abbia ancora compiuto progressi” in tal senso. Si ricorda come al Paese era stato chiesto di “adottare e attuare adeguatamente la legge delega sulla riforma fiscale” per ridurre le imposte sul lavoro, e non si vedono passi avanti in tal senso. Inoltre, la legge di bilancio aggiornata include misure che “non sono coerenti” con le raccomandazioni Ue “in particolare nel settore delle pensioni e dell’evasione fiscale, anche sull’uso obbligatorio dei pagamenti elettronici e sulle soglie legali per i pagamenti in contanti”.
L’invito per le forze politiche italiane è di prendere i considerazione i rilievi mossi dalla Commissione europea. “Il parlamento nazionale dovrebbe tenere conto di questa discussione prima di adottare il bilancio per il 2023″.
Evasione e pagamenti elettronici, Italia in direzione contraria
Nello specifico, la Commissione contesta la disposizione che aumenta il massimale per le operazioni in contanti dagli attuali 2.000 euro a 5.000 euro nel 2023. Altra misura che viene considerata “non linea” con quanto chiede l’Europa, la misura “equiparata al condono fiscale” che consente la cancellazione di debiti tributari pregressi relativi al periodo 2000-2015 e non superiori a 1.000 euro. Inoltre finisce nel mirino anche la possibilità di rifiutare pagamenti elettronici inferiori a 60 euro senza sanzioni, peraltro già oggetto di rilievi.
Queste misure del governo Meloni contrastano con quello che l’Europa chiede a Bruxelles da tre anni a questa parte. L’analisi della Commissione ricorda che il 9 luglio 2019 il Consiglio ha segnatamente raccomandato all’Italia di contrastare l’evasione fiscale, in particolare nella forma dell’omessa fatturazione, tra l’altro potenziando i pagamenti elettronici obbligatori, anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti.
Il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, insiste sul Pos. “Ci sono alcuni obiettivi del piano nazionale di ripresa che bisogna evitare di contraddire e capovolgere, e in particolare questo riguarda i pagamenti digitali“. Transizione digitale vuol dire anche Pos, dunque. Un messaggio chiaro per un esecutivo che comunque supera la prova
Conti in ordine e investimenti verdi, il plauso di Bruxelles
Il documento programmatico di bilancio comprende proiezioni di bilancio a medio termine fino al 2025. Stando alle previsioni il disavanzo pubblico scenderà al 3,7 per cento del Pil nel 2024, principalmente per via della scadenza delle misure temporanee nel settore energetico, e al 3 per cento nel 2025, nel rispetto delle soglie delle regole. Per il debito pubblico si prevede un calo al 141,2 per cento del Pil entro il 2025.
Per quanto riguarda il disavanzo, le proiezioni coincidono sostanzialmente con le previsioni ad hoc della Commissione, mentre riguardo al debito le proiezioni per il 2023 sono inferiori alle previsioni ad hoc della Commissione a causa del più elevato deflatore del Pil previsto nel documento programmatico di bilancio. Le prospettive per le finanze pubbliche continuano a sottostare all’elevata incertezza che grava sulle proiezioni
macroeconomiche.
Il commissario è comunque contento per la prudenza di spesa mostrata dal governo Meloni. “I saldi rispettano le raccomandazioni del Consiglio, e bisogna darne atto, visto che la legge è stata fatta molto rapidamente”, eice Gentiloni, contento per gli impegni nella transizione verde e digitale.