Bruxelles – Il popolo ucraino protagonista all’emiciclo di Strasburgo per la consegna del premio Sakharov 2022 per la libertà di pensiero. Il massimo riconoscimento che l’Unione Europea conferisce a chi si distingue per la tutela dei diritti dell’uomo è stato ritirato oggi (14 dicembre) da una delegazione di rappresentanti eletti e della società civile: Yulia Pajevska, fondatrice dell’unità di evacuazione medica “Angels of Taira”, Ivan Federov, sindaco della città di Melitopol, Oleksandra Matviychuk, avvocata e leader del Centro per le libertà civili (e premio nobel per la pace 2022) e Yaroslav Bozhko, membro del movimento di resistenza civile dei Yellow Ribbon.
Il premio, che la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, ha consegnato alla delegazione ucraina, è formalmente conferito al “coraggioso popolo ucraino, rappresentato dal suo presidente Volodymyr Zelensky, dai leader eletti e dalla società civile”. Il presidente è intervenuto in videoconferenza durante la cerimonia, chiedendo con forza l’istituzione di un tribunale speciale per giudicare i crimini di guerra commessi dai russi e suggerendo al Parlamento Ue di “approvare il più presto possibile una risoluzione specifica per la creazione del tribunale”.
Zelensky ha chiesto all’aula di osservare un minuto di silenzio per le migliaia di vittime dell’aggressione russa, ricordando che “solo quando libereremo tutto il nostro territorio, saremo in grado di trovare tutti i luoghi dove sono seppellite le vittime e contare quanti hanno perso la vita”. Anche gli altri rappresentanti del popolo ucraino, in conferenza stampa, hanno sottolineato la necessità di ottenere giustizia, per fare in modo che le atrocità commesse dai russi non accadano più. Molto la forte la testimonianza del sindaco di Melitopol, che lo scorso aprile fu sequestrato dall’esercito russo: “Putin ha deciso di rapirmi per dimostrare a tutti gli amministratori cosa succede a chi non collabora, sono stato torturato per questo”, ha raccontato Federov, secondo cui l’Europa “deve capire che stiamo lottando per difendere i nostri e i vostri valori e che l’Ucraina è il confine tra il bene e la barbarie”.
La presidente Metsola, nel consegnare le targhe di riconoscimento, ha ribadito che “questo premio va al di là dei leader, è per ogni singola persona in Ucraina, non dimenticheremo mai che gli ucraini stanno rischiando la loro vita anche per l’Europa e per i nostri valori”.