Bruxelles – Da Parigi a Bruxelles, fino ad arrivare a Kiev. La conferenza internazionale di solidarietà con l’Ucraina organizzata oggi (martedì 13 dicembre) nella capitale francese ha confermato la solidità dell’unità internazionale a sostegno del Paese invaso da quasi 11 mesi dall’esercito russo, con l’annuncio di un nuovo supporto a Kiev soprattutto sul piano energetico anche da parte dell’Unione. “Per milioni di cittadini ucraini l’obiettivo di questo inverno è vivere in modo normale”, ha ricordato nel suo intervento la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, puntando il dito contro la Russia: “Sta attaccando infrastrutture civili in maniera deliberata, la tattica è ormai molto chiara”.
Nel corso della conferenza internazionale, convocata a Parigi dal presidente francese, Emmanuel Macron, sono state tracciate le criticità che dovrà affrontare quest’inverno l’Ucraina a causa dei bombardamenti russi alle infrastrutture critiche. “Fino alla fine della stagione di riscaldamento il sistema energetico ucraino ha bisogno di un’assistenza di emergenza da parte di quello europeo [l’importazione di elettricità dai Paesi Ue, ndr], dal valore di circa 800 milioni di euro“, ha avvertito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenuto in videoconferenza. Kiev necessita di “trasformatori, attrezzature per il ripristino delle reti ad alta tensione, turbine a gas” per superare l’inverno e, secondo il leader ucraino, “ripristinare rapidamente le infrastrutture distrutte dagli attacchi russi” costerà “almeno 1,5 miliardi di euro”. Mentre i generatori “sono diventati necessari come i veicoli blindati e i giubbotti antiproiettile”, la situazione del sistema energetico ucraino “rimane difficile” così come quella del deficit di elettricità.
È per questo motivo che la conferenza internazionale ha raccolto quasi un miliardo di euro in donazioni, di cui 415 milioni saranno destinati al settore energetico, ha reso noto la ministra per gli Affari esteri francese, Catherine Colonna. “Vogliamo aiutare il popolo ucraino durante questo inverno a resistere agli atti di guerra della Russia, che vuole far sprofondare l’Ucraina nell’oscurità e nel freddo”, ha puntualizzato il presidente Macron. Ma anche l’Unione Europea è attivamente schierata a supporto del settore energetico ucraino, come evidenziato nell’intervento della numero uno della Commissione von der Leyen: “Siamo pronti a sborsare 30 milioni di euro per l’acquisto di 30 milioni di lampade al led, che sono oggi vitali per portare luce all’Ucraina”. La decisione risponde alla richiesta dello stesso presidente Zelensky per l’acquisto di circa 50 milioni di lampade al led, che “garantiscono un risparmio dell’88 per cento rispetto alle vecchie lampadine”, ha spiegato von der Leyen: “Si potrà così risparmiare un gigawatt di elettricità, che è equivalente alla produzione annuale di una centrale nucleare”.
Il supporto energetico dell’Ue all’Ucraina
I 30 milioni di euro per finanziare l’acquisto di lampade al led in Ucraina si inseriscono nel contesto più ampio di supporto energetico al Paese invaso da quasi 11 mesi dall’esercito russo. Nel suo intervento alla conferenza internazionale di solidarietà con l’Ucraina, la presidente von der Leyen ha annunciato che “l’Ue sta creando un nuovo hub energetico e umanitario in Polonia, che sarà già operativo questa settimana“, per un trasferimento “veloce e sostenibile” degli aiuti verso l’Ucraina, “anche per le donazioni di Paesi terzi e privati”. Secondo quanto specificato dall’esecutivo comunitario, si tratta di un hub rescEU in collaborazione con i partner del G7, che faciliterà il convoglio dell’assistenza a tutto il Paese sotto attacco.
A questo si aggiunge quanto già messo in piedi dall’Unione. “Oltre 800 generatori per l’energia sono arrivati in tutta l’Ucraina dall’inizio dell’invasione, perché questa assistenza può letteralmente salvare vite”, ha reso noto von der Leyen, specificando che “gli ultimi 40 grandi generatori” convogliati dalla riserva rescEu sono destinati a “30 ospedali nelle regioni di Donetsk, Zaporizhzhia, Mykolaiv e Kherson“. Attraverso il Meccanismo di protezione civile dell’Ue sono stati inviati anche 100 generatori di piccola e media potenza dalla Francia, 19 dalla Slovacchia, 23 dalla Germania, 52 trasformatori dalla Lituania e 4 sistemi di alimentazione di emergenza dalla Polonia.
Un ultimo punto riguarda la piattaforma di ricostruzione dell’Ucraina, che “inizierà i lavori già il prossimo mese, come concordato dai leader del G7“, ha annunciato la numero uno della Commissione. L’esecutivo Ue e Kiev “forniranno il segretariato” della piattaforma che “sarà immediatamente destinata ai bisogni necessari e alla ricostruzione sostenibile, con riforme verso l’adesione all’Ue” di Kiev, ha concluso il suo intervento von der Leyen.