Bruxelles – 1,2 miliardi di euro per finanziare 61 progetti di ricerca e sviluppo nel settore della difesa, attraverso il Fondo europeo per la Difesa (EDF). La Commissione Ue ha annunciato le proposte selezionate con la prima “call for proposals” sotto l’ombrello del Fondo per la cooperazione in materia di difesa, adottato nel giugno 2021: si tratta di progetti altamente innovativi, che spaziano da aerei da combattimento di nuova generazione a navi e carrarmati, da tecnologie critiche come lo sviluppo di cloud militari e di applicazioni dell’intelligenza artificiale, ai semiconduttori e a contromisure mediche utili a diagnosticare e curare malattie correlate a minacce chimiche, radiologiche o nucleari.
Delle quasi 700 aziende che beneficeranno dei fondi comunitari per sviluppare tecnologie di difesa innovative, il 43 percento sono piccole-medie imprese: “Ciò dimostra che il programma dell’EDF coinvolge l’intera catena del valore industriale dell’Unione”, ha dichiarato la vicepresidente esecutiva della Commissione Ue, Margrethe Vestager. L’obiettivo di Bruxelles è raggiungere una cooperazione industriale europea su vasta scala, tra imprese di tutte le dimensioni e istituti di ricerca, senza sostituirsi agli Stati membri: “Si spende meglio spendendo insieme”, ha sintetizzato il Commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, sottolineando che questo metodo va “a beneficio di tutti i Paesi Ue e dell’industria europea”.
A un anno e mezzo dalla creazione dell’EDF, che per il periodo 2021-2027 gode di un budget di 7,9 miliardi di euro, secondo Breton si vedono già “risultati concreti verso un’industria europea più integrata, che promuova l’innovazione e fornisca capacità all’avanguardia alle nostre forze armate”. L’ampia copertura geografica dei progetti selezionati– gli enti coinvolti hanno sede in 26 Paesi Ue più la Norvegia- e l’attenzione dedicata alla ricerca tecnologica (con oltre il 5 per cento del budget per finanziare “idee rivoluzionarie che cambieranno radicalmente i concetti e la condotta degli affari in materia di difesa”), danno ragione al commissario. Dopo la firma delle convenzioni di sovvenzione, che avverrà entro la fine dell’anno, la palla passerà alle imprese europee.