Bruxelles – Si chiama “Generators of Hope”, ‘Generatori di speranza’, ed è la nuova iniziativa per l’acquisto di sistemi di produzione di energia elettrica da inviare nelle città ucraine colpite dai bombardamenti russi. Un gioco di parole che pone la necessità di trovare risposte per l’immediato e per il futuro, per una campagna presentata in una conferenza stampa congiunta al Parlamento europeo di Strasburgo, dalla presidente dell’eurocamera, Roberta Metsola, e il sindaco di Firenze – e presidente di Eurocities- Dario Nardella.
“Stiamo per affrontare il nostro inverno più duro”, ha dichiarato il capo del gabinetto del presidente Zelensky, Andriy Yermak, ospite d’onore in video-collegamento. Con le temperature che si fanno giorno dopo giorno più rigide, la situazione di 10 milioni di cittadini ucraini attualmente senza corrente elettrica è sempre più un problema cui trovare una soluzione, visto il mancato accesso a servizi primari come il riscaldamento e l’acqua calda. Yermak, senza mezzi termini, ha lanciato un disperato grido d’allarme: “Il sistema elettrico sta per collassare, il ritmo della distruzione ha superato quello della ricostruzione”.
La parola d’ordine dell’iniziativa di solidarietà è l’immediatezza: l’obiettivo è riuscire a consegnare nel giro di pochi giorni un “numero rilevante” di generatori, grazie al supporto degli oltre 200 sindaci delle città europee che fanno parte della rete Eurocities. “Dopo l’accordo per la ricostruzione degli edifici pubblici nelle città colpite dai bombardamenti, siamo pronti per un’altra mossa molto concreta”, ha commentato Nardella, che si è detto pronto a “lanciare un appello anche a tutti gli altri sindaci europei per aderire alla campagna di solidarietà”.
Anche il Parlamento europeo si muoverà per condividere l’iniziativa, grazie alle “reti informali” dei 705 deputati nei loro territori d’origine. “Abbiamo creato questo network per portare energia e acqua pulita agli ospedali e ai civili”, ha dichiarato la presidente dell’eurocamera Roberta Metsola, “per garantire i servizi quotidiani che diamo per scontati”.