Bruxelles – Ospite in Barhein per il secondo IISS Manama Dialogue, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha confermato che il Servizio di Azione esterna dell’Ue guidato da Josep Borrell ha deciso, per la prima volta, di nominare un Rappresentante speciale per il Golfo Persico, “per rafforzare l’impegno con la Regione”. In una dura invettiva contro il regime iraniano, colpevole di “nutrire le nazioni criminali” con droni e materiale bellico, von der Leyen ha fatto appello alle monarchie saudite per garantire insieme all’Ue la sicurezza della regione e del mondo intero.
Per ricoprire l’incarico di inviato speciale, pensato ex novo anche a causa delle difficoltà che l’Europa sta avendo sul fronte dell’approvvigionamento energetico e sulla differenziazione dal gas russo, da alcuni giorni a Bruxelles circola con insistenza anche il nome di Luigi di Maio, ex ministro degli Esteri nel governo Conte 2 e poi nell’esecutivo Draghi.
La Commissione aveva affidato il mandato di selezionare il miglior candidato per il ruolo a un panel di tecnici indipendenti: a seguito di una serie di interviste con le figure proposte dai governi dei Paesi membri, i tecnici Ue hanno indicato all’alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell, quattro nomi. Oltre all’ex capo politico del Movimento 5 Stelle, in lizza a quanto si apprende ci sono l’ex inviato dell’Onu in Libia, lo slovacco Jan Kubis, l’ex ministro degli Esteri della Grecia e ex commissario Ue, Dimitris Avramopoulos, e il cipriota Markos Kyprianou. Sembrerebbe che, nella nota consegnata a Borrell, i tecnici abbiano aggiunto che “sulla base delle prestazioni fornite dai candidati, si raccomanda di nominare il sig. Luigi di Maio”.
Questa mattina (18 novembre), all’incontro quotidiano con la stampa, il portavoce del Servizio europeo per l’Azione Esterna, Peter Stano, rifiutandosi di commentare “le speculazioni sui media”, ha dichiarato che “il processo di selezione è in corso, e che una volta completato, verrà annunciata la nomina”. La candidatura di Di Maio non è piaciuta ad alcuni esponenti della destra italiana: l’eurodeputato della Lega Paolo Borchia ha depositato un’interrogazione a Borrell affinché “spieghi quali sono i punti in base ai quali si ritiene che il Curriculum Vitae di Di Maio sia adeguato per essere proposto per una posizione simile”. Alla polemica si è accodato anche Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, perché la candidatura di Di Maio sarebbe stata indicata dal governo uscente di Mario Draghi e non dall’attuale premier Giorgia Meloni.
La scelta definitiva è appannaggio dei governi: Borrell farà loro una proposta, alla quale il Consiglio Affari Esteri deve dare il via libera attraverso una votazione a maggioranza qualificata. I rappresentanti speciali, nella complessa rete dell’Unione europea, sono espressione del Consiglio, ma lavorano sotto l’autorità dell’Alto rappresentante.