Bruxelles – Si accende una nuova luce nella galassia spaziale dell’Ue. Dopo Galileo e Copernicus, arriva Iris2 (Infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite), la costellazione satellitare di ultima generazione dispiegata dal programma dell’Unione per la connettività sicura 2023-2027, con un bilancio di 2,4 miliardi di euro. A permettere la nascita della prima infrastruttura di connettività multi-orbitale con segmenti spaziali e terrestri è stato l’accordo raggiunto nella serata di ieri (giovedì 17 novembre) tra i co-legislatori del Parlamento e del Consiglio dell’Ue, che hanno concluso positivamente il trilogo (negoziato interistituzionale) sulla proposta presentata dalla Commissione lo scorso 15 febbraio.
“Il funzionamento della nostra economia e la nostra sicurezza dipendono sempre più da una connettività sicura e resiliente”, ha sottolineato in una nota l’esecutivo comunitario: “È fondamentale che l’Europa sviluppi un’infrastruttura di connettività sovrana, autonoma e sicura“. Di qui la creazione della costellazione satellitare multiorbitale europea Iris2 (il nome è stato scelto con un sondaggio tra i cittadini comunitari), che fornirà un’infrastruttura di comunicazione sicura per gli enti e le agenzie governative dell’Ue, i servizi di emergenza e le delegazioni europee in tutto il mondo a partire dal 2024 (previa approvazione formale dell’intesa e degli atti di esecuzione da parte di entrambi i co-legislatori).
La costellazione satellitare Iris2
La proposta della Commissione era arrivata a pochi giorni dall’invasione russa dell’Ucraina e proprio questi mesi di guerra – con conseguenze anche per la sicurezza informatica e delle infrastrutture critiche dell’Unione – hanno reso sempre più urgente l’accordo tra i Ventisette e gli eurodeputati sull’istituzione del programma per la connettività sicura 2023-2027 e della costellazione satellitare Iris2. L’infrastruttura multi-orbitale permetterà di “evitare la dipendenza da Paesi terzi”, anche grazie alle “più recenti tecnologie di comunicazione quantistica per la crittografia sicura” e alle sinergie con i sistemi Galileo (per la navigazione satellitare) e Copernicus (per l’osservazione della Terra). Sarà un elemento-chiave nelle orbite terrestri basse, “che sono sempre più occupate da mega-costellazioni di Paesi terzi”, e consentirà servizi di comunicazione sicuri entro il 2027, contrastando le interruzioni delle reti terrestri dovute ad attacchi informatici o catastrofi naturali.
I primi beneficiari di servizi di comunicazione via satellite “sicuri, autonomi, affidabili ed economici” saranno enti governativi e istituzioni Ue, che potranno utilizzarli per la protezione delle infrastrutture critiche, la sorveglianza, la gestione delle crisi e le applicazioni critiche per l’economia, l’ambiente, la sicurezza e la difesa. Ma non è da sottostimare la portata anche per i privati, grazie all’accesso alla banda larga per tutti gli utenti, la facilitazione dei servizi commerciali per le industrie europee e la fornitura della connettività sicura in tutte le regioni dell’Unione (e anche ad aree come l’Artico e l’Africa).
“Questi satelliti saranno utili ai governi, ma anche ai cittadini, portando Internet nelle aree meno collegate”, ha commentato il relatore per il Parlamento Ue, Christophe Grudler (Renew Europe). L’eurodeputato francese ha voluto sottolineare con soddisfazione che “questa costellazione sarà un esempio in termini di sostenibilità spaziale e ambientale”, dal momento in cui nell’accordo finale sul regolamento che istituisce Iris2 sono state inserite disposizioni ambientali sulla prevenzione della proliferazione dei detriti spaziali, l’inquinamento luminoso e la compensazione dell’impronta di carbonio. “Una comunicazione sicura e affidabile è una pietra miliare dell’autonomia strategica dell’Ue”, gli ha fatto eco il ministro ceco dei Trasporti e presidente di turno del Consiglio dell’Ue, Martin Kupka: “Il programma di connettività sicura costruirà una costellazione multi-orbitale di centinaia di satelliti”, che “porterà molti benefici ai cittadini e alla loro vita quotidiana”.
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