Bruxelles – Inflazione sempre più fuori controllo. Sulla scia dei continui rincari di energia e generi alimentari a ottobre si attesta al 10,6 per cento nell’area euro, con ben 10 Paesi con livelli superiori alla media. Tra questi anche l’Italia, dove l’indice del costo della vita è schizzato al 12,6 per cento. Ad alimentare ancora di più la spirale inflattiva soprattutto energia (+4,44 punti percentuali, pp), cibo, alcol e tabacco (+2,74 pp), servizi (+1,82 pp) e beni industriali non energetici (+1,62 pp). Il risultato è che nel giro di un mese l’eurozona vede crescere di 0,7 punti percentuali il costo dei prezzi al consumo.
Ma si segnala il dato tricolore. In un solo mese, tra settembre e ottobre, l’inflazione in Italia è passata dal 9,4 per cento al 12,6 per cento. Un balzo di 3,8 punti percentuali che rappresenta la variazione mensile più forte a livello di eurozona e di Unione europea. L’Istituto di statistica europeo mette in risalto anche che i tassi annuali più bassi sono stati registrati in Francia (7,1 per cento), Spagna (7,3 per cento) e Malta (7,4 per cento), Paesi comunque in una situazione molto lontana dal valore di riferimento del 2 per cento. Dall’altra parte della scala le tre repubbliche baltiche, con inflazione superiore al 20 per cento.
L’andamento della situazione rispecchia le aspettative di Bce e Commissione europea, che hanno previsto meno crescita e più inflazione sulla scia delle tante incertezze legate al conflitto russo-ucraino in corso. Di fronte a questo andamento gli occhi sono puntati sulle prossime decisioni della Banca centrale europea, che potrebbe aumentare ancora i tassi di interesse di riferimenti quale risposta all’inflazione fuori controllo. La prossima riunione del consiglio direttivo è prevista per l’1 dicembre. E’ in quella sede che si prenderanno le decisioni di politica monetaria per contrastare un’inflazione dell’area euro al 10,6 per cento.