Bruxelles – Un tetto statico (ma “con elementi dinamici”) al gas sul TTF da attivare solo quando il prezzo supera una certa soglia e senza bisogno di ulteriori decisioni politiche che potrebbero rallentarne l’entrata in attività. E’ arrivato ieri (15 novembre) a tarda sera sul tavolo delle Capitali lo “schema dettagliato” messo a punto dalla Commissione europea per lavorare a un meccanismo di correzione del mercato “temporaneo” che possa contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia, in attesa della proposta per un nuovo parametro di riferimento per il GNL alternativo al mercato olandese del gas (usato per le transazioni nella Ue, ma oggi plasmato sul gas da gasdotto).
Non una proposta legislativa (che seguirà), ma un nuovo documento di lavoro affinché gli ambasciatori dei 27 governi riuniti al Coreper possano discuterne in vista del Consiglio energia del 24 novembre, dove i ministri europei dell’energia cercheranno di trovare un accordo sull’ultimo pacchetto di misure contro il caro energia presentato lo scorso 18 ottobre. Lo schema dettagliato annunciato la scorsa settimana dall’Esecutivo è arrivato, indicativamente la proposta legislativa dovrebbe arrivare prima del consiglio di giovedì prossimo ma ancora non è certo.
Essendo un documento di lavoro e non una proposta vera e propria mancano tutte le cifre relative al tetto al prezzo del gas, che saranno oggetto di confronto tra i governi. Nel documento si legge che sono due le condizioni per l’attivazione del price cap a effetto immediato: in caso di un prezzo al di sopra di una certa soglia (che ancora non viene specificata) per un certo numero di settimane (anche questo da chiarire); e in caso di differenza tra il Ttf e un paniere di prezzi spot del gas naturale liquefatto al di sopra di un livello di prezzo che dovrà essere stabilito. In questi due casi e per garantire un effetto immediato – si legge nel documento – “si propone che i valori per l’attivazione del meccanismo siano fissati in anticipo, in modo da evitare lunghe procedure decisionali che potrebbero ritardare notevolmente la sua attivazione e l’effetto di smorzamento dei prezzi previsto”.
Sono mesi ormai che la questione del tetto al prezzo del gas crea tensioni tra i governi ma anche tra le istituzioni, come emerso dalle accuse che il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha rivolto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un duro intervento in plenaria a Bruxelles accusandola di ritardare la risposta europea alla crisi dell’energia.
Al Consiglio del 24 novembre, i ministri dovranno accordarsi sull’ultimo pacchetto Ue contro il caro energia, una proposta di regolamento di emergenza del Consiglio con una serie di misure per affrontare l’aumento dei prezzi dell’energia e prepararsi all’inverno con forniture di gas affidabili, basato su tre pilastri: interventi per contrastare l’aumento dei prezzi del gas come il ‘price cap’ per le transazioni sulla principale borsa del gas di Amsterdam, in attesa di un nuovo parametro complementare al Ttf solo per il Gnl; una base giuridica per avviare nell’effettivo (e rendere obbligatori) gli acquisti congiunti di gas da parte delle imprese europee e nuove regole di solidarietà tra gli Stati membri di fronte al rischio di tagli all’approvvigionamento.
Di questo e di tanti altri temi di attualità nelle politiche europee si discuterà nel nono appuntamento annuale di Eunews “How Can We Govern Europe?”, in programma a Roma il 29 e 30 novembre negli spazi delle rappresentanze di Commissione e Parlamento europei, in piazza Venezia.