Bruxelles – I pagamenti, le risorse effettivamente disponibili in cassa, per un totale di 168,6 miliardi di euro. Gli impegni, quanto l’Ue promette di reperire, per un totale di 186,6 miliardi di euro. Parlamento e Consiglio raggiungono l’accordo sul bilancio 2023 dell’Unione, aumentando le due voci di budget rispettivamente dell’1,1 per cento e dell’1 per cento rispetto al 2022. L’intesa, raggiunta all’ultimo momento utile, risulta “fortemente incentrata sulle principali priorità politiche dell’Ue”, sottolinea la presidenza ceca di turno. Questo bilancio, sottolinea Jiří Georgiev, viceministro delle Finanze della Repubblica ceca, “ci consentirà di concentrarci sui settori prioritari dell’Ue in un contesto geopolitico particolarmente instabile”.
Il risultato negoziale premia gli sforzi del Parlamento, tradizionalmente più incline del Consiglio a rilanciare rispetto alla proposta della Commissione, ma anche della Commissione stessa. L’esecutivo comunitario chiedeva per il prossimo anno pagamenti per 166,2 miliardi, con gli Stati disposti a mettere 165,2 miliardi (un miliardo in meno), e l’Eurocamera che spingeva per 167,2 miliardi (un miliardo in più). Poi, a ottobre, il team von der Leyen ha presentato una proposta emendativa che aumentava i massimali, quelli che alla fine sono stati adottati. Alla fine nella casse a dodici stelle finiscono 2,4 miliardi in più rispetto a quanto chiesto originariamente, sulla scia della guerra in Ucraina e tutto ciò che ne deriva.
“Il bilancio concordato – sottolinea il commissario per il Bilancio, Johannes Hahn – contribuirà ad affrontare le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina attraverso maggiori finanziamenti, anche per la migrazione, percorsi di solidarietà, forniture energetiche sufficienti, difesa ma anche sostegno ai paesi dell’UE che accettano le persone in fuga dall’Ucraina”.
Manca solo l’approvazione formale dell’accordo inter-istituzionale, che l’Aula del Parlamento voterà il 23 novembre in occasione della prossima sessione plenaria.
La parte più sostanziosa del bilancio 2023 (62,9 miliardi di impegni) è dedicata a sostenere la ripresa in atto attraverso il potenziamento degli investimenti per la coesione economica, sociale e territoriale. Ci sono poi 53,6 miliardi di euro per la Politica agricola comune. C’è poi Horizon Europe. A ricerca e sviluppo sono destinati 12,4 miliardi di euro. Altra voce di bilancio dalle forti risorse quella della cooperazione internazionale (14,7 miliardi di euro), dove ricadono i soldi per le politiche di contrasto ai fenomeni migratori dai Paesi del vicinato meridionale (Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia).