Bruxelles – Dal Niger al Sudan, dallo Yemen all’Afghanistan passando per il Venezuela. Alla vigilia della riunione G20 che prenderà il via a Bali (Indonesia) fino a mercoledì, la Commissione europea ha annunciato l’intenzione di stanziare un nuovo pacchetto di aiuti umanitari per 210 milioni di euro verso 15 Paesi per far fronte all’insicurezza alimentare. Secondo i calcoli di Bruxelles, la decisione porta il sostegno complessivo dell’Ue alla ‘causa’ della crisi alimentare globale trainata dalla guerra di Russia in Ucraina fino a 8 miliardi di euro tra il 2020 e il 2024.
“La guerra della Russia in Ucraina sta avendo un importante effetto sull’approvvigionamento alimentare globale. Paesi che erano già vulnerabili agli shock alimentari si sono trovati in una situazione drammatica. Dobbiamo agire per evitare la carestia in alcune delle aree più povere del mondo”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Putin’s war is bringing millions to the brink of starvation.
The EU continues to support food security worldwide.
Today we are further increasing our food assistance by €210 million.
This brings our investments to make food systems stronger close to €8 billion until 2024.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) November 14, 2022
Nello specifico, i finanziamenti saranno ripartiti tra Africa occidentale e orientale, Medio Oriente, Afghanistan e America Latina. 2 milioni di euro sono destinati al Burkina Faso, un milione di euro al Mali, altri 2 milioni di euro in Niger, un milione di euro in Ciad e 4 milioni di euro nella Repubblica Centrafricana per fornire assistenza per la sicurezza alimentare, protezione, nutrizione. Per l’Africa orientale e meridionale, precisa l’esecutivo europeo, 9 milioni di euro andranno in Sudan per aiutare le popolazioni colpite con la fornitura di servizi di emergenza di base per il salvataggio e l’assistenza alla protezione; 6 milioni di euro in Sud Sudan contribuiranno a rafforzare la risposta all’emergenza umanitaria; 10 milioni di euro in Etiopia si concentreranno su sicurezza alimentare di emergenza; 10 milioni di euro in Somalia daranno la priorità ai gruppi di popolazione più vulnerabili. Quanto al Medio Oriente, 35 milioni di euro saranno mobilitati in Yemen per fornire assistenza alimentare ai più vulnerabili nel nord e nel sud del paese; 15 milioni di euro in Siria sosterranno i più vulnerabili con assistenza alimentare; e 5 milioni di euro in Libano sosterranno i rifugiati vulnerabili e i libanesi per soddisfare i loro bisogni primari. In Afghanistan saranno erogati 75 milioni di euro per la crisi regionale, con circa 24 milioni di persone bisognose, nonché i bisogni legati all’inverno e ai disastri naturali che hanno recentemente colpito il paese; mentre, per l’America Latina 30 milioni di euro andranno per la crisi regionale del Venezuela; 5 milioni di euro nel corridoio asciutto dell’America centrale aiuteranno con assistenza alimentare e nutrizione, salute, acqua e servizi igienico-sanitari e protezione.