Bruxelles – Secondo i calcoli preliminari pubblicati da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, nei primi dieci mesi di quest’anno sono stati rilevati 275.500 ingressi irregolari alle frontiere esterne dell’Unione europea. Con un aumento del 73 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, è il dato più alto dal 2016. Nel mese di ottobre, gli Stati membri Ue hanno registrato circa 36.500 attraversamenti irregolari, il 47 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2021.
Quella attraverso i Balcani occidentali continua a essere la rotta migratoria più attiva verso l’UE, con oltre 22.300 rilevamenti in ottobre, quasi tre volte di più rispetto a un anno fa. L’ultima volta che nella regione dei Balcani si era registrato un dato così elevato, era il periodo della crisi migratoria del 2015: l’alto numero di attraversamenti è da attribuire ai ripetuti tentativi di attraversare il confine da parte di migranti già presenti nei Balcani occidentali, ma anche alle persone che abusano dell’accesso senza visto alla regione. Attraverso l’aeroporto di Belgrado, sfruttamento il regolamento sugli ingressi nel Paese in vigore in Serbia, alcuni migranti si dirigono poi via terra verso le frontiere esterne dell’UE. In risposta a ciò, Frontex ha fornito più di 500 ufficiali e personale di corpo permanente ai Paesi della regione.
Nel frattempo, la rotta del Mediterraneo centrale ha registrato un aumento del 48 per cento del numero di attraversamenti irregolari di frontiera rilevati nel periodo gennaio-ottobre, salendo a 79.140, diventando così la seconda rotta migratoria più attiva verso l’UE.
Anche le uscite verso il Regno Unito sono aumentate in misura importante: nei primi dieci mesi del 2022 il numero di migranti irregolari rilevati nella Manica è stato di 62.323, il che rappresenta un aumento del 70 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021.
Per far fronte agli ingressi irregolari su tutte le frontiere Ue, Frontex ha dispiegato, nel periodo da gennaio a ottobre, più di 2.300 persone.