Bruxelles – L’exclave russa di Kaliningrad sarà presto isolata dal resto del continente europeo. Con l’annuncio di ieri (mercoledì 2 ottobre) del ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, Varsavia ha iniziato i lavori di costruzione di una barriera di filo spinato lungo i 206 chilometri di confine con il territorio situato all’esterno della Russia e a cui politicamente appartiene. “Ho deciso di adottare misure per rafforzare la sicurezza al confine polacco con l’Oblast di Kaliningrad, sigillandolo”, è quanto riportato dallo stesso ministro polacco.
La barriera “temporanea” con Kaliningrad sarà alta 2,5 metri e composta di tre file di filo spinato – per una larghezza complessiva di 3 metri – con l’installazione di dispositivi che consentiranno la sorveglianza elettronica. Il muro sarà completato “entro la fine del 2023” e quanto temporanea sarà l’infrastruttura di frontiera dipenderà dalle decisioni di Mosca sull’apertura dei voli dal Medio Oriente e dal Nord Africa, dal momento in cui le autorità polacche sospettano che Mosca voglia sfruttare la migrazione irregolare come strumento di guerra ibrida. L’accusa è la stessa rivolta lo scorso anno contro l’autoproclamato presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ma oggi la Polonia teme ripercussioni più pesanti nel contesto della guerra russa in Ucraina. Al momento la guardia di frontiera polacca non riporta attraversamenti irregolari della frontiera con Kaliningrad, ma Varsavia ha voluto rispondere con una misura forte ai voli operati dall’aeronautica russa dai Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa verso la sua exclave incastonata tra Polonia e Lituania.
A proposito di muri al confine con Russia e Bielorussia, il governo della Finlandia ha ricevuto il via libera informale di tutti i partiti rappresentati in Parlamento di presentare la proposta per la costruzione di una recinzione di acciaio di 260 chilometri, che coprirà un quinto della lunghezza totale del confine con la Russia. Anche Norvegia, Estonia e Lettonia hanno già completato barriere al confine con la Russia, mentre quest’estate sono state ultimate quelle di Lituania e Polonia al confine con la Bielorussia, con la Lettonia che ha annunciato una recinzione di filo spinato di 136 chilometri in fase di costruzione.
Nel corso dell’estate si era già registrato un episodio di tensione con l’exclave russa di Kaliningrad. Dopo quasi un mese di tensioni commerciali e diplomatiche per il blocco delle merci russe in transito sul territorio nazionale della Lituania, a metà luglio la Commissione Ue ha messo nero su bianco le regole per la gestione del trasporto di merci russe sottoposte a sanzioni internazionali: Vilnius può consentirne solo il transito e solo su rotaia, ma allo stesso tempo ha l’obbligo di monitorare i flussi commerciali tra Mosca e l’exclave “per garantire che le merci sanzionate non possano entrare nel territorio doganale dell’Unione”.