Bruxelles – I dettagli tecnici sul corridoio dinamico al prezzo del gas e sulle altre ultime misure per affrontare il caro energia arriveranno da parte della Commissione europea solo dopo il via libera dei ministri Ue dell’energia al pacchetto di proposte legislative varato lo scorso 18 ottobre. Una proposta di regolamento basata su tre pilastri: interventi per contrastare l’aumento dei prezzi del gas come un ‘price cap’ dinamico per le transazioni sulla principale borsa del gas di Amsterdam, in attesa di un nuovo parametro complementare al Ttf solo per il Gnl; una base giuridica per avviare nell’effettivo (e rendere obbligatori) gli acquisti congiunti di gas da parte delle imprese europee e nuove regole di solidarietà tra gli Stati membri di fronte al rischio di tagli all’approvvigionamento.
Bruxelles lo definisce un “approccio in due fasi” per cercare di ottenere il più ampio consenso possibile da parte delle capitali, divise sul dossier energia: la scorsa settimana a Strasburgo ha messo sul tavolo una proposta legale con le misure; ora saranno i ministri degli Stati membri a doversi mettere d’accordo sui dettagli tecnici di come attuarle (ad esempio, come individuare la banda di oscillazione per il price cap) dando mandato politico alla Commissione europea di presentare la proposta concreta. Una volta che ci sarà il via libera a livello ministeriale, “saremo molto rapidi a presentare la proposta”, ha assicurato il portavoce dell’esecutivo per l’energia, Tim McPhie durante il briefing con la stampa.
I capi di stato e governo si sono confrontati la scorsa settimana sulle misure al Vertice Ue, concordando un orientamento comune per indirizzare la Commissione europea. Ora il banco di prova delle capitali sarà domani al Consiglio energia che si terrà a Lussemburgo. Un Consiglio energia che sarà anche il primo per il nuovo ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica del governo di Giorgia Meloni, Gilberto Pichetto, che prenderà parte ai lavori del Consiglio dei Ministri dell’Energia insieme al consulente per l’Energia del governo, l’ex ministro Roberto Cingolani.
“L’obiettivo è che i ministri dell’Energia possano prendere decisioni entro due o tre settimane per attuare quanto stabilito dai capi di Stato e di governo” durante il Consiglio europeo del 20-21 ottobre, ha confermato questa mattina il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, in un’intervista a France Inter. “Domani ci sarà una riunione molto importante” tra i 27 ministri dell’Energia, ha anticipato, “perché è la prima per l’attuazione delle conclusioni” del vertice dei leader Ue, ha sottolineato Michel”. Abbiamo dato istruzioni ai ministri dell’Energia in modo estremamente preciso con diverse misure importanti”, ha ricordato, facendo riferimento al fatto che “fino a pochi mesi fa era impensabile che un tetto dinamico del gas potesse avere un impatto al ribasso sul prezzo dell’energia”. Il numero uno del Consiglio ha ricordato che “nelle ore successive all’annuncio di questo accordo, i prezzi del gas sono scesi”, una dimostrazione che “i mercati sono stati ottimisti nell’interpretare le nostre decisioni”.