Bruxelles – Il momento in cui, da capo della Bce, pronuncia che si è disposti a fare tutto ciò che serve per preservare l’euro e la sua stabilità, quel “whatever it takes” consegnato ai libri della storia. Era luglio 2012. Quindi il salto temporale a maggio 2021, momento della prima partecipazione ad un vertice del Consiglio europeo in veste di primo ministro. La determinazione nella risposta all’aggressione russa dell’Ucraina, la centralità dell’Europa, il ruolo dell’Italia. Poche immagini, tutte significative, dell’uomo e del suo contributo. Un minuto per ricordare il lavoro di Mario Draghi e dar lui i ringraziamenti di rito. Il vertice dei leader dà il suo tributo al presidente del Consiglio, in occasione della sua ultima partecipazione al consesso dei Ventisette.
Grazie Mario.
We wish you the very best for the future.
Whatever it takes. pic.twitter.com/QGhmpOGrW6
— Charles Michel (@CharlesMichel) October 21, 2022
Nella sala dei lavori viene trasmesso un video montato per l’occasione, per salutare come si deve un partner “esperto”, che “ha contribuito alla ricchezza dei dibattiti”. Queste le parole che il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha voluto dedicare a Draghi, personalità “dallo stile conciso, breve e incisivo”. A nome di tutti, continua, “Mario hai tutto il nostro affetto, ammirazione, stima”. Parole a cui ha fatto seguito l’applauso di tutta la sala, e quindi di tutti i leader.
Draghi ringrazia, per il video e soprattutto per il messaggio in esso contenuto. “Il video afferma che l’Ue è il concetto rilevante per tutti i nostri paesi”, premette. “Tutti considerano l’UE una fonte di sicurezza, stabilità e pace. Dobbiamo tenerlo presente come stella polare per il futuro, soprattutto in tempi difficili come questi“. Un messaggio per tutti, interlocutori europei e connazionali. A chi lo ringrazia per quanto fatto in questi anni e in questi mesi, risponde con un “grazie per gli sforzi durante questo lungo viaggio”, durato 31 anni, ricorda il presidente del Consiglio. “Tutto è iniziato quando ho accettato la carica di direttore generale del ministero del Tesoro”. Era il 1991. “È stato un lungo viaggio e ho avuto il privilegio di essere ispirato, aiutato, sostenuto da tutti voi e dai vostri predecessori durante tutto questo”.
Anche a Draghi, come i leader di Germania e Svezia prima di lui, viene consegnato il regalo celebrativo che raffigura in modo artistico il palazzo Europa, la sede degli incontri e delle riunioni dei leader. Un modo ormai diventato prassi, quello di consegnare questo manufatto ai leader che partecipano per l’ultima volta ad un vertice.
Di prima mattina anche la colazione con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Si è parlato dell’accordo della notte sui prezzi dell’energia, e ci si è salutati. Un altro “arrivederci”, in un clima descritto come “ottimo” dai partecipanti.