Bruxelles – “Non perdiamo la nostra credibilità”. Mario Draghi insiste sul tema, che diventa il passaggio centrale dei suoi saluti di fine mandato ai diplomatici e funzionari italiani della Rappresentanza presso l’Ue, presso la Nato, e nel regno del Belgio, riuniti a Bruxelles prima del Vertice dei leader di oggi e domani.
“L’appartenenza all’Unione Europea e alla Nato sono capisaldi della nostra politica estera”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, aggiungendo che “il mercato unico, l’unione monetaria, l’alleanza atlantica sono il modo migliore per rafforzare il nostro peso nel mondo, far crescere la nostra economia in modo sostenibile, per garantire la nostra sicurezza”. Non si rivolge a nessun politico italiano in particolare, il suo è un messaggio rivolto un po’ a tutti, ma forse un po’ di più a chi si appresta a prendere le redini del Paese e a chi mette in dubbio questi che per lui sono i capisaldi del buon governo. E, per essere proprio chiaro aggiunge: “Condividiamo in pieno i valori europei e transatlantici e vogliamo continuare a tutelarli e rafforzarli”.
Scende poi nel dettaglio, e dice, con parole scelte con cura se lette con le lenti di chi osserva la politica italiana, di pensare “alla salvaguardia dei diritti sociali e civili, in particolare delle minoranze, alla difesa della sovranità democratica degli Stati, alla ricerca del negoziato e della pace come strumento di risoluzione dei conflitti. Questi principi sono ancora più importanti nell’affrontare le crisi che attraversiamo: dalla guerra in Ucraina, all’emergenza energetica”. Per Draghi “all’interno di queste alleanze, l’Italia deve essere protagonista”, e per farlo deve “portare avanti le nostre idee, perché hanno a cuore l’interesse europeo oltre che quello nazionale”.
Ed ecco il monito: “La credibilità che abbiamo acquisito in questi anni è lo strumento migliore per ottenere i risultati a cui aspiriamo”, attenti a non perderla insomma, anche perché “le alleanze che abbiamo stretto e che continuiamo a stringere ci convincono che siamo dalla parte giusta”.
E ringrazia il personale della Farnesina a Bruxelles, “l’Ambasciatore Pietro Benassi, l’Ambasciatore Francesco Talò, l’Ambasciatore Francesco Genuardi e tutti voi per il servizio che rendete all’Italia ogni giorno. In questi mesi – ha affermato -, ho avuto l’opportunità di conoscere ancora meglio le qualità del corpo diplomatico italiano, la sua professionalità, la sua competenza, il suo spirito di servizio”. Ha riconosciuto poi che i diplomatici italiani difendono “l’interesse nazionale in trattative complesse, con intelligenza e determinazione. Lo fate in particolar modo qui a Bruxelles, dove si svolgono tante partite decisive per il benessere del nostro Paese, dei nostri concittadini”.