dall’inviato a Strasburgo – – Nei 432 km che separano le due sedi del Parlamento europeo di Bruxelles e Strasburgo, gli eurodeputati potrebbero avere, entro il 2026, 7 stazioni di ricarica per auto elettriche e 4 per le auto a idrogeno.
Il regolamento approvato lo scorso 6 ottobre dalla Commissione Trasporti del Parlamento europeo, che prevede stazioni di carica per auto elettriche e a idrogeno rispettivamente ogni 60 e 100 km sulle maggiori strade europee, verrà discusso e votato all’emiciclo di Strasburgo mercoledì 19 ottobre. Secondo quanto previsto dal regolamento sulle Infrastrutture per i combustibili alternativi, le stesse distanze saranno in vigore anche per camion e autobus, ma solo sulle autostrade che fanno parte della rete trans-europea di trasporto (Ten-t).
Il voto di mercoledì, corollario del più ampio piano Ue per la transizione verde “Fit for 55” che prevede la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030, è fondamentale per far sì che l’Unione Europea raggiunga l’obiettivo dichiarato del passaggio alla mobilità a emissioni zero entro il 2035. Lo stesso giorno gli eurodeputati saranno chiamati a esprimere la propria opinione anche sul FuelEu Maritime, che propone di fissare un limite massimo all’utilizzo di combustibili fossili da parte delle navi che fanno scalo nei porti europei. Il FuelEu Maritime, che sostanzialmente inserisce il trasporto marittimo nel sistema di scambio internazionale delle quote di carbonio (Ets), in Italia ha sollevato la questione del principio della continuità territoriale con le isole, che rischia di essere messo a repentaglio se non verranno previste nel testo definitivo alcune esenzioni relative al trasporto pubblico di cabotaggio (non lontano dalle coste).
Se mercoledì il Parlamento approverà le proposte della Commissione Trasporti, saranno poi avviati i negoziati con i governi dei Paesi membri per la versione definitiva del regolamento.