Bruxelles – Le commissioni Sviluppo e Affari Esteri del Parlamento europeo hanno votato oggi i tre candidati finali al premio Sakharov per la libertà di pensiero. Il fondatore di Wikileaks Julian Assange, il popolo ucraino rappresentato dal suo presidente e dai cittadini eletti, la Commissione per la Verità in Colombia: questi i nomi tra i quali la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e i capi dei gruppi politici parlamentari dovranno scegliere, il prossimo 19 ottobre, il vincitore.
I candidati al Sakharov 2022
Julian Assange, giornalista australiano fondatore di Wikileaks, nel 2010 rese pubblici una serie di documenti che provavano l’uccisione di più di 15 mila civili da parte delle truppe americane in Afghanistan e in Iraq. Per questo è stato condannato negli Usa a 175 anni di carcere; in attesa dell’estradizione accordata dalle autorità britanniche, da quattro anni è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza a Londra.
Il popolo ucraino, nella figura del suo presidente Zelensky, dei suoi ministri e dei membri della Verchovna Rada (il parlamento Ucraino), dal 24 febbraio scorso è protagonista della coraggiosa resistenza contro l’invasione russa, che ne mette a repentaglio la sovranità e la libertà.
La Commissione per la chiarificazione della Verità, istituita in Colombia dopo gli accordi di pace tra il governo e le forze armate rivoluzionarie (Farc), ha presentato lo scorso 28 giugno il rapporto finale sulla sanguinosa guerra che ha lacerato per anni il paese sudamericano. Il suo presidente è il sacerdote Francisco de Roux.
Tre candidature forti e con un’elevata componente simbolica. Il vincitore, che succederà all’attivista e leader dell’opposizione russa Aleksej Naval’nyj, sarà premiato con una cerimonia ufficiale il prossimo 14 dicembre al Parlamento europeo di Strasburgo.