Bruxelles – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, riunisce i commissari prima del vertice Ue di Praga per sciogliere i nodi energia. A quanto si apprende a Bruxelles, si terrà domani (5 ottobre) una riunione informale in videoconferenza del collegio di commissari che sarà dedicata ai dossier aperti sul fronte energetico, come la divisiva introduzione del price cap sul gas russo. Una riunione, spiegano fonti dell’esecutivo, che servirà principalmente a fare il punto sulla situazione in vista del Consiglio europeo informale che si terrà venerdì 7 ottobre a Praga.
Fonti dell’esecutivo comunitario precisano che si tratterà di una riunione informale, quindi non sono attese decisioni esecutive. La Commissione europea sta consultando in queste ore le capitali in vista del Summit Ue di venerdì, in cui i capi di stato e governo dovrebbero adottare un orientamento politico e portare l’esecutivo comunitario a formulare una nuova proposta contro l’aumento dei prezzi del gas. Da ieri è partito il lavoro di confronto “a distanza” tra gli otto Paesi Ue più energivori (l’Italia, la Germania, la Francia, la Grecia, il Belgio, i Paesi Bassi, la Spagna e la Polonia) per venirne a capo e trovare uno schema comune per introdurre un meccanismo di controllo dei prezzi che potrebbe assumere la forma di un tetto dinamico, non fisso, ma con un range di prezzi tra massimo e minimo. Sul punto, il vertice di Praga venerdì, se pure informale, sarà politicamente decisivo, perché servirà a dare alla Commissione europea un orientamento politico per presentare una proposta concreta sulle nuove misure per affrontare l’aumento dei prezzi. Il summit di Praga, ha chiarito oggi la portavoce dell’Esecutivo, Dana Spinant, servirà proprio “a prendere la temperatura, gli orientamenti politici” e solo dopo, la Commissione europea “procederà rapidamente ad affrontare la questione dei prezzi dell’energia”, che questa volta potrebbe includere anche un tetto al prezzo del gas come misura di contenimento dei costi.