Bruxelles – Nel 2021 le vendite di prodotti high-tech ‘made in EU’ hanno raggiunto la cifra record di 368 miliardi di euro, “il valore più alto del decennio 2011-2021” e che fa segnare un aumento dell’11 per cento rispetto al 2020 (332 miliardi di euro). Lo rileva Eurostat, spiegando che “gran parte” di questo aumento è da attribuire alla crescita dei settori farmaceutico ed elettronico-telecomunicazioni. La farmacia è aumentata del 25 per cento, da 97 miliardi di euro nel 2020 a 122 miliardi di euro nel 2021. Il settore dell’elettronica-telecomunicazioni ha registrato un aumento del 13 per cento, da 73 miliardi di euro nel 2020 a 82 miliardi di euro nel 2021.
La categoria più grande nella produzione di prodotti high-tech nel 2021 risulta quella del settore farmaceutico, che rappresenta il 33 per cento della produzione totale venduta di prodotti di elevata tecnologia. Il settore delle telecomunicazioni è secondo, con una quota del 22 per cento, seguita da strumenti scientifici con il 19 per cento e le altre categorie con quote inferiori al 10 per cento.
L’UE ha venduto i suoi prodotti high-tech soprattutto a Stati Uniti, primo partner commerciale nel 2021 (98 miliardi di euro). Segue la Cina posto (48 miliardi di euro). Insieme, questi due mercati rappresentano una quota combinata del 37 per cento di tutte le esportazioni tecnologiche a dodici stelle e dunque fonte di oltre un terzo dei 368 miliardi di euro ottenuti lo scorso anno. Dietro Stati Uniti e Cina, si collocano, per flussi di vendite extra-UE, Regno Unito (37 miliardi di euro), Svizzera (24 miliardi di euro) e Giappone (16 miliardi di euro).
I dati confermano una rinnovata propulsione innovativa dell’UE, che non ha intenzione di invertire questa crescita come dimostrato dalla nuova missione nella Silicon Valley, istituita a inizio mese.