Bruxelles – Un attacco durissimo, di petto, contro uno dei volti più riconoscibili del Green Deal europeo (di cui, non a caso, è vicepresidente esecutivo nel gabinetto von der Leyen). “Frans Timmermans è veramente il più incapace dei commissari europei“, denuncia senza mezze misure il segretario di Azione e leader del terzo polo alle elezioni del 25 settembre, Carlo Calenda, in un’intervista all’agenzia di stampa Gea – Green Economy Agency (dello stesso gruppo Hub Editoriale, di cui Eunews fa parte), andando allo scontro contro l’esecutivo Ue.
Sono diversi o capi d’accusa rivolti da Calenda al commissario Ue, ma il più incisivo è quello che lo vede colpevole di aver messo in piedi “una serie di regole molto astratte” e di aver “violato il principio di neutralità tecnologica, dicendo che dobbiamo andare con l’elettrico“. Il leader del terzo polo non ci sta: “Chi l’ha detto? Va fissato il limite emissivo, poi hai il bio-benzina, hai l’idrogeno, perché l’hai scartato? Su quale presupposto?”
A partire da queste considerazioni Calenda continua la sua invettiva nei confronti di Bruxelles a proposito della pianificazione della transizione verde, con il commissario olandese sempre il primo dei colpevoli: “Mette blocchi sempre più rigidi, senza dare possibilità alle imprese di raggiungere quegli obiettivi, senza spiegare neanche come”. E infine l’ultimo attacco: “È uno dei principali artefici della prossima deindustrializzazione europea“.